“Io e papà, malato terminale, abbandonati dalla sanità in Calabria: aiutateci!” | VIDEO
Gianluca Macri assiste completamente da solo il padre infermo rimasto colpito da ictus a settembre. Per questo ha dovuto lasciare anche il suo lavoro. A Iene.it mostra la sua giornata tra terapie e medicine e chiede di diffondere il suo appello per ricevere un aiuto dalla sanità
“Siamo stati abbandonati dalla sanità. Ho perso il lavoro per stare accanto a mio papà che ha bisogno di assistenza tutto il giorno”. Sono le parole di Gianluca Macri che da 9 mesi chiede aiuto che da solo rischia di non farcela più.
Nel video qui sopra che ha mandato a Iene.it ci mostra la sua battaglia quotidiana. “Mi sono ritrovato a dover fare da terapista e da logopedista, ma non è il mio lavoro”, spiega Gianluca da Cinquefrondi, un paesino di 6mila anime in provincia di Reggio Calabria. A settembre suo papà è stato colto da un ictus improvviso. Da quel giorno Michele, 75 anni, si è ritrovato a letto completamente infermo. Al suo fianco c’è solo il figlio che lo aiuta per ogni piccola azione quotidiana: “Inizio alla mattina alle 8 con la sveglia e si va avanti per 12 ore tra terapie, medicine e assistenza”.
Le giornate sono tutte uguali, tutte scandite dalle stesse azioni. Dopo l’ictus, papà Michele ha bisogno delle sue terapie, ma anche di sedute specifiche con un logopedista. “Avere questi professionisti sarebbe mio diritto, ma nessuno ci dà una mano”, sostiene Gianluca che ha chiesto aiuto anche alle istituzioni locali. E per ogni conquista, anche la più piccola, dovuto lottare: “Come per il posto disabili fuori dalla porta di casa. Abbiamo combattuto per averlo e per mio papà che è un malato terminale è fondamentale avere l’ingresso libero nel caso dell’arrivo di un’ambulanza”.
Così a Gianluca si è rivolto a Iene.it: “Non chiedo soldi, ma solo pietà. Non posso lavorare, perché lui ha bisogno di assistenza tutto il giorno. Voglio un terapista, mio papà ha i diritti della 104 perché non può avere un terapista a casa? Ci sentiamo abbandonati dalla sanità”.