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Terremoto dell'Emilia: furbetti della ricostruzione? | VIDEO

Alessandro De Giuseppe indaga su presunti finanziamenti per il terremoto dell’Emilia del 2012 ottenuti per ricostruire edifici già danneggiati molto tempo prima del sisma. “Stimiamo un miliardo di euro di soldi non dovuti”, spiegano dal Comitato verifica ricostruzione

Siamo sicuri che i soldi della ricostruzione post-terremoto dell’Emilia Romagna del 2012 siano andati tutti per ristrutturare immobili danneggiati dal sisma? “Abbiamo visto ruderi che prima del terremoto non erano abitati diventare palazzi, fienili diventare ville. Stimiamo in circa un miliardo di euro l’erogato non dovuto!” spiega alla iena Marco Mattarelli, del comitato verifica ricostruzione.

Un’ipotesi inquietante, di cui un geometra incaricato delle pratiche per l’ottenimento dei finanziamenti ci avrebbe fornito elementi: “Questo cliente ha una grossa azienda agricola con diversi fabbricati. Lui voleva chiaramente ricostruire tutto quello che aveva, a prescindere che fosse danneggiato, abitato o vuoto. Quando noi gli abbiamo detto ‘qua non si può fare niente’, ci ha chiaramente estromesso, ha ricostruito tutto a mio avviso sulla base di dichiarazioni non veritiere. Questo immobile non era neanche suo, l’ha ricostruito dopo il sisma. Il fabbricato era già notevolmente messo male. Quando abbiamo accatastato, la proprietaria che ha venduto a lui ha dichiarato che l’immobile era privo di allacciamenti alla rete dei servizi pubblici, privo di energia elettrica, privo di acqua, privo di gas e fatiscente. E ha comunque preso 218mila euro di contributi pubblici.”

Quando, immagini alla mano, andiamo a trovare il proprietario di questo immobile, il figlio tiene a sottolineare: “È stato tutto fatto per vie giuste, l’abbiamo acquistato dopo il terremoto e non le so dire se era nello stato in cui dice lei”. E alla fine nega anche che quelle foto siano del 2011, nonostante, come vi mostriamo, la data sia bene impressa sulle immagini. 

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