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Carlo Gilardi, lettera al presidente Mattarella: “Le Iene non possono fare quello che dovrebbe fare lo Stato” | VIDEO

Da quasi 5 mesi Carlo Gilardi è ricoverato in una rsa contro la sua volontà, come ci ha raccontato Nina Palmieri. Dopo tutti i nostri servizi abbiamo scritto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per informarlo della vicenda. Intanto il Garante nazionale delle persone private della libertà intende “stimolare una rivalutazione della posizione del signor Carlo Gilardi” 

 

Sono passati quasi 5 mesi da quando Carlo Gilardi è stato portato in una rsa contro la sua volontà. Da quel giorno nessuno lo ha più potuto incontrare”. Inizia così la lettera che Le Iene hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per informarlo della vicenda del 90enne di Airuno, un uomo colto, mite, gentile e molto ricco. Una vicenda che vi stiamo raccontando da mesi con Nina Palmieri. 

“In questo tempo noi de Le Iene insieme ai suoi familiari, amici e compaesani ma anche a numerosi avvocati, deputati e senatori (fino al Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale) abbiamo raccolto il suo grido: ‘Voglio la mia libertà!’”, scriviamo al presidente della Repubblica. “Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per cercare di aiutare questa persona a riprendersi la sua vita, fatta di natura e poesia, per farlo tornare dove lui vorrebbe trascorrere gli ultimi anni: a casa sua”.

Dopo quasi 5 mesi ogni tentativo per ora sembra vano. “Non possiamo arrenderci, sarebbe profondamente sbagliato girarsi dall'altra parte di fronte una tale ingiustizia. Non abbiamo più armi: Le Iene non possono fare quello che dovrebbe fare lo Stato e non ci resta che appellarci direttamente a Lei e alla sua sensibilità per difendere la libertà e la dignità di un cittadino italiano ‘colpevole solo’, come ha detto lui stesso, ‘di essere vecchio’”. 

Intanto il Garante nazionale delle persone private della libertà intende “stimolare una rivalutazione della posizione del signor Carlo Gilardi”, come scrive alla Procura “sulla base degli elementi emersi da una prima fase di approfondimenti effettuati”. Il Garante ha inviato “dodici pagine di osservazioni sulla situazione che si è venuta a creare” esprimendo “l’auspicio che si esplorino tutte le vie che possano favorire il raggiungimento di un progetto di vita rispondente alle aspettative di Carlo Gilardi, in linea con le previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”.

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