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Coronavirus e vaccino, ecco perché non c'è da preoccuparsi | VIDEO

Da mesi ormai sono iniziate le campagna vaccinali contro il coronavirus. La nostra Alice Martinelli ci porta in un viaggio in giro per il mondo, dove sono stati segnalati decessi dopo la vaccinazione, e ci spiega perché questo è avvenuto. E soprattutto perché non c’è da preoccuparsi

Da mesi tutto il mondo si sta vaccinando, e così anche in Italia. Alcuni si domandano: sono sicuri? Un mese fa su tutti i media è rimbalzata la notizia che 23 persone in Norvegia sono morte dopo la vaccinazione. La nostra Alice Martinelli ha parlato con il direttore dell’Agenzia del farmaco norvegese per capire cosa è successo.

Erano tutti ospiti di case di riposo”, ci dice Steinar Madesn. “Erano molto malati, restava loro poco tempo da vivere”. Dopo il vaccino “alcuni avevano febbre e diarrea, e questo potrebbe aver aggravato le loro gravi patologie pregresse. Noi abbiamo iniziato a vaccinare nelle case di riposo, per cui abbiamo vaccinato persone che stavano bene ma anche persone malate terminali. Ci aspettavamo che ci sarebbe stato qualche decesso subito dopo la vaccinazione. Forse non è appropriato vaccinare i malati terminali, ma non siamo preoccupati per quegli episodi. Non c’è motivo di essere preoccupati per i vaccini”.

Nei vaccini tradizionali normalmente si verifica una reazione allergica ogni milione di somministrazioni. In questi nuovi vaccini contro il coronavirus, sviluppati con una tecnica innovativa, i numeri sarebbero un po’ più alti: 11 ogni milione per Pfizer, 2,5 ogni milione per Moderna. 

C’è da preoccuparsi? “Sono eventi rari”, ci spiega il direttore di Allergologia dell’ospedale di Prato. “Gli allergici si devono vaccinare, a seconda della gravità dell’allergia si decide come vaccinare per vedere qual è la reazione. L’importante è formare i medici vaccinatori, in modo tale che anche loro riescano a identificare bene chi è potenzialmente a rischio”.

Insomma, non c’è da preoccuparsi: tutti si devono vaccinare. E se per caso qualcosa andasse storto “lo portiamo qua, c’è un carrello delle emergenze che contiene tutti i farmaci che sono necessari, eventualmente, a fronteggiare l’evento avverso”. Non ci sono scuse: ci si può vaccinare tranquillamente. 

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