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Coronavirus, Lombardia e Lazio tornano in zona gialla da lunedì

Un po’ a sorpresa il governo ha deciso che la Lombardia e il Lazio tornano in zona gialla a partire da lunedì (e non da domenica come inizialmente trapelato), insieme alla maggior parte dell’Italia. Rimangono arancioni solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Bolzano. Rt in discesa a 0.84

Scelta a sorpresa del governo - almeno per i rumors delle ultime ore - nella lotta contro il coronavirus: la grande maggioranza delle regioni italiane diventano gialle, tra cui anche il Lazio e la Lombardia, travolta dallo scandalo sui dati sbagliati che l’hanno costretta a una zona rossa non necessaria. Nessuna regione è in zona rossa.

A restare in zona arancione sono la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, l’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano. Il cambio di zona sarà effettivo da lunedì 1 febbraio e non da domenica, come inizialmente trapelato. 

La decisione del governo arriva in un momento di lenta decrescita dei contagi, che si scontra con l’esplosione di casi vista nelle ultime settimane in molti paesi europei. Questa settimana si è osservato un "miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso”, si legge nel report settimanale dell’Istituto superiore di sanità. L'Rt a livello nazionale è sceso a 0,84.

Oggi l’Italia ha registrato 13.574 nuovi casi e 477 morti per il coronavirus. In miglioramento sono i dati che riguardano le ospedalizzazioni: i ricoverati in terapia intensiva sono diminuite di 18 unità e sono attualmente 2.270. La soglia di occupazione è al 26,4%, sotto la quota considerata critica del 30%. I ricoverati con sintomi sono in totale 20.397, in discesa di 381 unità rispetto a ieri.  

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