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In un tugurio con muffa e senz'acqua da 30 anni. Aiutiamo Lina e Massimetto | VIDEO

Massimetto senza tetto

Mamma Lina di 88 anni e suo figlio Massimetto vivono in un tugurio di 20 metri quadri. Non hanno né l’acqua corrente né il riscaldamento e ora rischiano anche lo sfratto dopo 30 anni di affitto pagato sempre regolarmente. Nina Palmieri ci racconta la loro storia direttamente da quelle quattro mura ricoperte di muffa e infiltrazioni. Aiutiamoli a trovare una sistemazione dignitosa. Chi avesse una casa nei dintorni di Roma può scrivere a untettoperlinaemassimetto@gmail.com

Se ci cacciano andiamo a dormire per terra alla stazione Termini”. Mamma Lina e suo figlio Massimetto vivono in un tugurio di 20 metri quadri pieno di muffa. Sono qui da oltre 30 anni e l’acqua è un miraggio sia per cucinare che per lavarsi. “Non abbiamo la doccia, ci laviamo con la bacinella”, dicono.  E anche i riscaldamenti non ci sono. La mamma di 88 anni dorme su una brandina e il figlio 48enne in un divano letto.

In questo tugurio lei è arrivata quasi 30 anni fa. “Da Gorizia è arrivata a Roma per lavorare come governante a chi una casa l’aveva”, racconta. “Un orso vive meglio rispetto a noi”, dice Massimetto. Vivono in uno scantinato con un’unica fessura sulla strada come finestra, hanno solo con una pensione fissa di 640 euro perché Massimetto è senza lavoro. Il comune e la Caritas li aiutano con una tessera per la spesa.

Tra poco rischiano di non avere neppure questo tugurio perché potrebbe arrivare uno sgombero. Negli anni ’90 quando sono arrivati in questo posto non potevano permettersi altro. “Era proprio indescrivibile, c’era spazzatura per terra”, racconta Massimetto. “E pagavamo l’affitto di 450mila lire poi diventati 296 euro”. Ma scaldabagno, doccia e altri lavori non si sono mai visti. “Ora rischiamo di finire in mezzo a una strada come dei gatti, non abbiamo altri posti dove andare”, dice Massimetto. Dal 2014 la proprietaria di casa è passata a miglior vita e la gestione di questo tugurio è passato alla figlia.

Nina Palmieri si mette sulle sue tracce per parlarle della situazione di Massimetto e sua mamma. La troviamo in un convento di suore dove ora vive. Ora è arrivato il momento di pensare a una nuova soluzione per Lina e Massimetto. Se tra voi ci fosse qualcuno con una casetta da affittare a Roma o dintorni, loro fino a 300 euro al mese pagano sempre puntuali.

Dopo il nostro servizio in tantissimi ci avete scritto per aiutarli. Abbiamo ricevuto oltre un centinaio di email con i vostri aiuti. C’è chi vorrebbe fare una donazione a mamma e figlio e chi invece ha a disposizione anche una casa non solo nei dintorni di Roma. Stiamo leggendo tutti i vostri messaggi e presto vi contatteremo. Continuate a scriverci a untettoperlinaemassimetto@gmail.com.

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