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Alle anomalie, a volte forse programmate in partenza, l'Antitrust ha detto basta con una multa a due delle più grandi case produttrici di telefoni

Quante volte ci siamo trovati con cellulari inutilizzabili, lenti o che si spengono a pochi anni dall’acquisto?

Queste anomalie sono quelle che hanno spinto l’autorità Antitrust italiana a multare due delle più grandi case produttrici di telefoni.

“Sono stati multati perché non hanno avvisato gli utenti che con questo aggiornamento il loro telefono, anziché migliorare peggiorava”, spiega Simone Scanavini esperto di telecomunicazioni. “Queste funzionalità richiedono un consumo da parte del processore che è il motore del cellulare molto più elevato di quello che c’era precedentemente. E quindi la batteria si consuma prima”. L’accusa sarebbe quella di obsolescenza programmata, ovvero di aver previsto in partenza la “decadenza” con il tempo dell’efficienza dei dispositivi.  

Un rimedio per lasciarsi alle spalle l’incubo da telefono lento e inutilizzabile è il cellulare modulare. Questi cellulari sono composti da tanti pezzi che si possono sostituire. Non sono chiusi e sigillati come quelli che conosciamo. Così se la fotocamera si rovina, è possibile sostituirla. Così come il display, la batteria, o il processore.

Nei telefoni modulari si può cambiare veramente tutto, e questo gli allunga la vita. Ma permette anche di risparmiare perché le persone non sono più costrette a comprare un telefono nuovo appena una componente non funziona più al meglio.

 

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