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Aggiornamenti Iene.it: bloccata la revoca della scorta al Capitano Ultimo

Il Tar del Lazio ha sospeso in via cautelare l’annullamento della scorta al Capitano Ultimo voluto un anno fa dal Ministero dell’Interno. Giulia Innocenzi ci racconta tutti gli aggiornamenti di Iene.it dopo i nostri servizi

CAPITANO ULTIMO, BLOCCATA LA REVOCA DELLA SCORTA: IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO

Una buona notizia per il capitano Ultimo, l’uomo che ha arrestato Totò Riina. Giulio Golia l’ha incontrato nella puntata di martedì 22 ottobre. Era il 15 gennaio del 93 quando il capitano Ultimo ha messo le manette a Totò Riina. Un momento storico nella lotta alla mafia. Chi ha preso il posto del capo dei capi però non dimentica e Cosa Nostra lo condanna a morte. “Ogni giorno mi guardo intorno e sto attento”, c ha raccontato Ultimo. Oggi sia Riina che Provenzano sono morti. Per questo alla fine del 2018 la scorta gli è stata revocata. Ma Ultimo non è meno in pericolo di prima e in molti l’hanno capito. Tanto che, dopo il nostro servizio, la petizione online per ridargli la scorta è volata. E proprio mentre sta sfiorando le 100 mila firme, è arrivata la notizia che tutti aspettavano: il Tar del Lazio ha sospeso in via cautelare il provvedimento con cui il Ministero dell’Interno ha annullato la protezione per il colonnello Sergio De Caprio. Speriamo che questa sospensione diventi presto definitiva.

 

RAPITO IN SIRIA: LA LOMBARDIA APPROVA UNA MOZIONE PER SALVARE ALVIN

Sono passati ormai undici giorni da quando Luigi Pelazza si è rivolto al premier Conte e al ministro Di Maio per aiutare il piccolo Alvin, 11enne scomparso nel 2014 quando la madre l’ha portato con sé in Siria e si è unita all’Isis. Da quando è partita con Alvin, il padre Berisha non ha più avuto sue notizie. Ora sua madre è morta e Alvin si trova solo in un campo di prigionia. Pelazza è riuscito a portare lì il papà, che ha potuto riabbracciare suo figlio dopo anni. Ma proprio quando pensavamo di esserci riusciti, siamo venuti a sapere che portare a casa il piccolo non è così semplice: solo un diplomatico albanese potrebbe far uscire da quel maledetto campo Alvin e riportarlo a casa. Per questo Alvin è rimasto in Siria e noi su iene.it stiamo contando i giorni trascorsi senza che questa storia abbia trovato il suo lieto fine. Pochi giorni fa si è unito anche l’appello della regione Lombardia per riportare in Italia Alvin. Il consiglio regionale ha votato all’unanimità una mozione per riportarlo a casa. Speriamo che serva a mettere in moto Conte e Di Maio per salvare il piccolo.

 

SIGARETTA ELETTRONICA: L'ITALIA ALZA IL GRADO DI ALLERTA

È stato di allerta sulle sigarette elettroniche dopo le segnalazioni che arrivano dagli Stati Uniti. Alessandro Politi è volato in America per capire cosa sta succedendo.  La madre di un ragazzo ricoverato al Medical Center di Chicago ci racconta che la brutta infezione del figlio sarebbe legata proprio alla sigaretta elettronica. “I medici dicono che è stata la sigaretta”, ci ha detto la donna. Anche se il dottore che lo ha in cura sembra smentire questa tesi. Ora i casi di morte connessi alla sigaretta elettronica riportati dal CDC sono 33. C’è da dire che la maggior parte dei casi riguarda persone che fanno un uso improprio della sigaretta elettronica. Ma ora anche da noi ci sono novità: l’Italia alza il grado di allerta, cioè anche da noi le strutture sanitarie dovranno segnalare eventuali casi di polmonite tra chi usa i prodotti della sigaretta elettronica.

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