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Omicidio Vannini, la madre: “Chiarezza sulla denuncia della prostituta contro Ciontoli”

Marina Conte parla dopo la rivelazione della denuncia di una prostituta contro Ciontoli, confermata anche da Roberto Izzo. “Ma non perdiamo di vista il vero obiettivo: giustizia per la morte di Marco”

“Se questo fascicolo su Ciontoli c’è, venga tirato fuori e sia fatta chiarezza”. A parlare è Marina Conte, la madre di Marco Vannini, dopo che è stata divulgata una nuova registrazione in cui si sostiene che Antonio Ciontoli avrebbe ricevuto una denuncia da una prostituta. Denuncia confermata a Chi l’ha visto da Roberto Izzo, ex comandante della stazione dei Carabinieri: “L’avevo letta nel fascicolo, ma non mi interessava: gli obiettivi erano diversi, il fascicolo serviva solo per le armi”. Secondo una fonte della trasmissione l’atto risalirebbe al periodo tra il 1998 e il 2000.

Nell’audio divulgato, di cui vi abbiamo parlato ieri, si sente: "C'è un fascicolo all'interno della caserma dei carabinieri di Ladispoli dove è presente un fascicolo personale ‘Ciontoli Antonio'. All'interno del fascicolo c'è l'informativa, udite udite, che riguarda una rapina o estorsione, di preciso non lo so, che il Ciontoli avrebbe fatto nei confronti di una prostituta". A parlare, rivela Chi l’ha visto?, è Giovanni Bentivoglio, ex sottoufficiale della Guardia di finanza e ora assessore a Bracciano, che ha però negato di aver visto il fascicolo: "Non l’ho mai visto. Per quanto riguarda questa informazione per me non è certa. Se fossi stato certo sarei andato in procura".

La registrazione è stata consegnata alla procura di Civitavecchia da Davide Vannicola, lo stesso uomo che a Le Iene, nell'intervista di Giulio Golia, ha sostenuto il coinvolgimento di Roberto Izzo nel caso Vannini e la colpevolezza del figlio di Ciontoli. Il fatto sarebbe avvenuto nel territorio di Roma, e dunque sarebbe competenza della procura di Roma, ma secondo la testimonianza il maresciallo Izzo avrebbe fatto in modo che il fatto fosse ricondotto presso la procura di Civitavecchia. "Sono sconcertato. Non sono in grado di poter riferire niente, per quanto mi riguarda sono cose completamente assurde", ha dichiarato Izzo in merito. L’ex comandante ha poi aggiunto: “Io nel 2000 ero in Friuli, non ero nel Lazio. Sono arrivato nel Lazio nel 2002 e Ladispoli nel 2011, dove ho preso il comando nel 2013”.

Resta dunque più di un’ombra su quanto accaduto quel giorno e sull’esistenza della denuncia contro Antonio Ciontoli, condannato in appello a 5 anni per l’omicidio colposo di Marco Vannini. “Ma non perdiamo di vista il vero obiettivo: vogliamo giustizia per la morte di Marco”, ha ricordato la madre. Sabato 28 settembre, intanto, verrà assegnato il premio Piersanti Mattarella che quest’anno è dedicato alla memoria di Vannini.

Marco è stato ucciso con un colpo di pistola mentre si trovava a Ladispoli a casa della fidanzata Martina, figlia di Ciontoli. A seguito delle rivelazioni di Vannicola a Le Iene, il carabiniere Izzo sarebbe stato indagato per favoreggiamento dalla procura di Civitavecchia. Nelle prossime settimane si capirà il valore di queste nuove scoperte, mentre a febbraio è prevista la sentenza della Cassazione.

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