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Depistaggio a Rigopiano, il ministero della Giustizia si costituisce parte civile | VIDEO

Il ministero guidato da Alfonso Bonafede si è costituito parte civile nei confronti degli imputati nel procedimento per il presunto depistaggio sul disastro all’hotel Rigopiano. Il 18 gennaio 2017 ventinove persone morirono travolti da una valanga

La promessa è finalmente mantenuta: il ministero della Giustizia si è costituito parte civile nei confronti dell'ex prefetto di Pescara e altri 7 dirigenti pubblici nel procedimento per il presunto depistaggio sul disastro dell'hotel Rigopiano di Farindola.

La richiesta è stata presentata dall'avvocatura dello Stato de L'Aquila nell'udienza preliminare a Pescara. Secondo quanto scritto nella richiesta, il ministero ritiene che la condotta dei dirigenti della Prefettura avrebbe leso l'immagine e il prestigio della giustizia. Secondo i capi d'accusa "hanno pesantemente pregiudicato il funzionale e organico svolgimento dell'attività investigativa propria dell'Autorità procedente", si legge sull'atto.

Il lavoro della magistratura sarebbe stato ostacolato, secondo l’atto, "costringendo uomini e mezzi messi a disposizione dallo Stato a un non previsto aggravio di impegno e sforzo che ha inciso gravemente sul raggiungimento da parte della pubblica amministrazione degli altri obiettivi istituzionalmente curati".

Da oltre un mese il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede aveva promesso la costituzione in parte civile del ministero e finalmente la sua promessa è stata rispettata. Noi de Le Iene vi stiamo raccontando con Roberta Rei e Marco Fubini cos’è accaduto il 18 gennaio del 2017, quando una valanga travolse l’hotel Rigopiano causando la morte di 29 persone.

Nei servizi che potete rivedere qui sopra e cliccando qui, vi abbiamo raccontato di cosa sembra non aver funzionato nella catena di comando dei soccorsi e in particolare di una telefonata d’aiuto, arrivata ore prima del disastro e che sarebbe stata ignorata, che sarebbe poi stata nascosta durante le indagini. Dopo le 22 archiviazioni nel processo principale e mentre prosegue l’indagine sul presunto depistaggio, dopo i nostri servizi è stata aperta una nuova indagine.

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