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Visite come film porno, le pazienti alla Grillo: “Perché esercitava ancora?” | VIDEO

Nuova udienza per il medico di Parma che avrebbe trasformato le visite mediche in film porno non richiesti. Sono state ascoltate alcune pazienti di Gianfranco De Lorenzis che hanno presentato un esposto alla ministra della Salute. Il medico infatti esercitava nonostante un processo in corso per violenza sessuale. Con Giulio Golia noi del Le Iene abbiamo documentato per primi quelle “visite”

“Come mai un medico sotto processo per violenza sessuale da due anni continua a esercitare?”. È la domanda presentata sottoforma di esposto alla ministra della Salute Giulia Grillo da parte de “La Caramella buona”. La onlus dà assistenza legale infatti ad alcune delle presunte 25 vittime del medico Gianfranco De Lorenzis. Le sue visite mediche a Parma assumevano i contorni di un film porno non richiesto, come ci ha raccontato Giulio Golia che ha anche ascoltato alcune pazienti come potete vedere nel servizio qui sopra.

Nei giorni scorsi si è tenuta una nuova udienza del processo a suo carico. Il medico ha manifestato la sua solita impassibilità mentre le donne raccontavano quello che dicono di aver subìto nel suo ambulatorio.

Si strusciava con il suo membro, mi toccava il seno e le parti intime e tentava di baciarmi con la lingua”, ha raccontato in aula Laura, la stessa donna intervistata da Giulio Golia. “Inizialmente mi fidavo, poi dietro quel séparé si trasformava in un lupo”. Era andata da lui nel 2007 per un bendaggio gastrico in breve tempo però quelle visite di oltre due ore l’una avrebbero preso “atteggiamenti sessuali pesanti”. Un’altra donna ha raccontato di molestie sessuali nonostante la presenza del marito nell’ambulatorio.

Palpeggiamenti intimi, baci, fino a rapporti sessuali, avrebbero scandito le visite delle sue pazienti. Una situazione che abbiamo documentato anche con le nostre microcamere. “Ti leccherei la figa, te lo darei in bocca. Poi te lo metterei dentro e ti farei venire”, ha detto De Lorenzis a una nostra complice. “Fammela leccare un attimo solo”.

Proprio questi filmati potrebbero essere una prova per il processo in corso: la valutazione è ancora in sospeso. La difesa del medico ha infatti chiesto di non inserirli nel fascicolo del dibattimento.

Dopo il nostro servizio, ai primi di maggio è scattata la perquisizione del suo studio di Parma. Sono stati sequestrati i computer, due telefonini e le cartelle delle pazienti. Il medico deve ora rispondere dell’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata nei confronti di almeno 25 donne. La prossima udienza è in programma per il 12 luglio, entro fine anno saranno oltre 70 le persone che verranno ascoltate a vario titolo. 

Ecco qui tutti i servizi e gli articoli che abbiamo dedicato al caso.

Il medico porcone di Parma

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