Coronavirus, a Caserta due ragazzi sfidano la polizia: “Noi non torniamo a casa” | VIDEO
Anche in Campania si sta diffondendo il coronavirus con 640 positivi e già 22 morti. Nonostante questi numeri e i divieti in tutta Italia, in provincia di Caserta due ragazzi hanno sfidato la polizia. Hanno urlato contro gli agenti dicendo che non sarebbero tornati a casa, e ora rischiano una denuncia
“Noi non vogliamo tornare a casa”. Due ragazzi sfidano i poliziotti e il video diventa virale. È tutto racchiuso in un filmato da poco più di un minuto registrato da un residente di Maddaloni in provincia di Caserta. In Campania al momento ci sono 640 persone contagiate e già 22 morti. Numeri che forse qualcuno sta sottovalutando, tanto da non rispettare i divieti imposti dal governo. Uno su tutti quello di rimanere nelle proprie case e uscire solo per motivi strettamente necessari.
Ieri però a Maddaloni, un paese di 40mila abitanti nel Casertano, si è superato in limite. Siamo in via Napoli, due giovanissimi vengono avvicinati da una pattuglia della polizia. Gli agenti assieme ai carabinieri stanno setacciando le vie per verificare che tutti rispettino i divieti. La coppia di amici viene fermata mentre è all’esterno di una panetteria. Quello che succede è tutto testimoniato in un video registrato da un residente che ha assistito al controllo.
I poliziotti chiedono i motivi per cui sono in giro. I due ragazzi alzano le spalle, uno continua ad addentare una pizza che tiene in un sacchetto. A un certo punto si sente una frase che non lascia spazio all’interpretazione: “Noi non vogliamo rientrare a casa”, urlano. Uno dei poliziotti è costretto a scendere dalla volante e a procedere con l’identificazione dei due giovani. Rischiano una denuncia penale oltre a una sanzione di 206 euro per non aver rispettato il decreto.
In queste ore di emergenza che non dà segnali di arresto in appena 7 giorni sono già oltre 46mila le persone denunciate per essersi spostate senza un motivo giustificato. Per questo il governo sta valutando un giro di vite alle attività all’aperto che potrebbero essere vietate nelle prossime ore. E c’è chi sfida i militari anche in provincia di Trento. Un ciclista fermato da una pattuglia è stato invitato a consegnare i suoi documenti. Di tutta risposta ha chiesto ai poliziotti di identificarsi snocciolando articoli e cavilli del codice penale. Il video che vi abbiamo mostrato su Iene.it è diventato virale e il ciclista è stato portato in Questura (clicca qui per l’articolo). Anche lui come i giovani di Caserta rischia ora una denuncia.