Coronavirus, pizze solo a domicilio: “Io, multato: come le consegno ai camionisti?” | VIDEO
Le pizzerie possono rimanere aperte anche durante l’emergenza coronavirus ma solo consegnando a domicilio. Gianni De Cicco è stato multato per aver consegnato le pizze sul marciapiede fuori dal suo negozio di Ronco Scrivia, in provincia di Genova, ritrovo per molti autotrasportatori
“Tengo il negozio aperto come protesta. Pagherò la multa e chiedo: ai camionisti come la consegno la pizza?”. Gianni De Cicco è un pizzaiolo di Ronco Scrivia, in provincia di Genova. La sua è categoria può continuare a lavorare, le regole per evitare i contagi da coronavirus lo obbligano però alla consegna a domicilio. Dal suo negozio non possono più passare clienti, può prendere le ordinazioni al telefono, preparare la pizza e consegnarla rigorosamente a casa. Tutto questo per evitare assembramenti dentro e fuori il locale.
Qualche giorno fa fuori dalla sua pizzeria è scattato un controllo. “Mi hanno multato per aver consegnato le pizze sul marciapiede”, dice a Iene.it Gianni, che ci ha anche mandato il video che potete vedere qui sopra. La Guardia di Finanza l’ha fermato mentre consegnava la pizza all’esterno del suo locale. Il controllo è finito con una sanzione da 400 euro. “Pagherò la multa perché è giusto così, anche se prima degli ultimi decreti mi consigliavano proprio di fare così per evitare assembramenti. Ma io come faccio a consegnare la pizza ai camionisti? Il camion non può essere riconosciuto come domicilio. E loro come fanno?”, si chiede il pizzaiolo.
Dall’inizio dell’emergenza Gianni si è visto crollare il fatturato dell’80%. “A mezzogiorno tengo aperto ma non per un guadagno. Con quei 60 euro ci faccio poco, lo faccio come servizio a chi deve comunque lavorare come i camionisti che passano sulla Milano-Serravalle. Anche perché gli autogrill sono chiusi e loro non saprebbero dove mangiare”, dice. Dopo la multa tiene aperto ma senza lavorare: “Protesto così perché altro non posso fare. Avere qui qualcuno solo per le consegne a mezzogiorno non mi conviene”, spiega il pizzaiolo con tre figli a casa che lo aspettano. “Intanto dicono che sono bloccati i pagamenti ma a me continuano ad arrivare le bollette e dovrò anche pagare l’affitto”.
Su Iene.it vi abbiamo raccontato anche dell'iniziativa di Pasquale Cirillo che ha dovuto chiudere il suo ristorante all’uscita dell’autostrada. E ha deciso intanto di rendersi utile in questa emergenza: regala pasti da asporto ai camionisti che continuano a lavorare tra mille difficoltà (leggi qui l'articolo).