Coronavirus e quarantena: “Non bastano 14 giorni, ne servono 28”. L'annuncio della Lombardia
Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera: “Molte persone poi sono ancora positive, a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L'idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva”. Noi de Le Iene abbiamo sollevato questo tema con il caso del nostro Alessandro Politi
“Non bastano 14 giorni in quarantena per gli infetti da coronavirus, l’idea è portarla fino a 28”. L’annuncio arriva direttamente dall’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, che ha fatto sapere nella quotidiana conferenza stampa della regione che “sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 maggio”. E questo perché sembra proprio che il periodo inizialmente indicato non sia sufficiente. “I 14 giorni servono per vedere se compaiono i sintomi del coronavirus, ma molte persone poi sono ancora positive al tampone quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L'idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva".
Insomma un cambiamento importantissimo su un tema cruciale, sollevato da noi de Le Iene con il racconto del nostro Alessandro Politi. La Iena è infatti risultata positiva al coronavirus il 7 marzo, ma a distanza di un mese dalla scomparsa dei sintomi il suo tampone purtroppo è ancora positivo. “Saranno sufficienti 14 giorni di quarantena?”, ci eravamo chiesti. A quanto pare no, se la Lombardia sente l’esigenza di raddoppiare questo periodo per i positivi.
E proprio del rischio che i 14 giorni fossero insufficienti avevamo parlato anche con il professor Bassetti dell’ospedale San Martino di Genova, che ci aveva confermato come fosse possibile rimanere positivi anche ben oltre quella data (LINK): “Noi controlliamo il tampone al 21° giorno: la maggioranza dei casi non si risolve entro i 14 giorni. C’è comunque una percentuale di soggetti che continua a essere positivo in assenza di sintomi anche dopo tre settimane”, ci aveva detto l’infettivologo. E con Greta, una ragazza italiana che vive a Shanghai, vi abbiamo mostrato come la quarantena in Cina per chi rientri dall'estero può durare fino a 28 giorni.
Su questo tema era intervenuto anche il Codacons che, dopo l’intervento del nostro Alessandro Politi, aveva sollevato “la necessità di revisione del periodo inerente la misura della quarantena delle persone sospettate di avere contratto il virus”. Necessità che a quanto pare la regione Lombardia adesso ha sentito il dovere di recepire. Resta però ancora aperta la questione di chi non ha potuto ricevere il tampone: anche per loro è necessario allungare il periodo dei 14 giorni? Speriamo che si faccia presto chiarezza anche su questo.