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Locanda dei Girasoli: il sogno dei ragazzi Down continua (grazie alla Regione, non alla Raggi)

Con Giulio Golia vi abbiamo raccontato questo splendido esempio di inclusione che dà lavoro a 14 ragazzi con la sindrome di Down. La Locanda dei Girasoli ora grazie a un bando regionale appena vinto diventeranno il simbolo dell’eccellenza culinaria laziale. Mentre l’aiuto della sindaca Raggi non è mai arrivato

Per noi il sogno continua”. Buone notizie per i ragazzi affetti da sindrome di Down della cooperativa della Locanda dei Girasoli di Roma. Il locale ha vinto un bando regionale di poco meno di 50mila euro e proporrà le eccellenze della cucina del Lazio, come ci raccontano nel video qui sopra.

Abbiamo conosciuto la storia di questo “ristorante inclusivo” con Giulio Golia (clicca qui per il servizio). Da subito in tantissimi vi siete affezionati a questo staff premuroso. I ragazzi ci avevano contattato chiedendo un aiuto. Tra i costi di gestione, i pochi coperti e la posizione periferica della Locanda era difficile andare avanti. Così insieme abbiamo lanciato un appello alla sindaca Virginia Raggi per trovare un altro locale da destinare al ristorante inclusivo.

La Raggi non ha fatto nulla”, dice Enzo Rimicci, presidente del consorzio che gestisce la Locanda. “Aveva promesso un bando per assegnare alle associazioni che operano nel sociale i beni confiscati alla mafia. Questo bando non è mai stato fatto”.

Se dal Comune di Roma non sono arrivate buone notizie, per la svolta della Locanda di via dei Sulpici, ci ha pensato la Regione Lazio. “Abbiamo partecipato e vinto un bando regionale: proporremo menu della tradizione laziale rispondendo a requisiti di garanzia”.

La Regione attraverso l’Arsial, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, sosterrà le attività della Locanda. Il ristorante inclusivo si impegna a utilizzare nei suoi menu l’80% di oli di provenienza laziale, ad adottare il 40% dei prodotti coltivati o allevati nel Lazio, a inserire nella propria carta il 60% di vini della tradizione locale sul totale delle etichette presenti in cantina e a valorizzare la filiera agroalimentare regionale.

Ora ci sentiamo meno soli, già così vediamo l’aumento dei clienti rispetto al passato. Ci stiamo ingrandendo in più rispetto al previsto”, continua Rimicci. Rispetto a quando li abbiamo conosciuti, altri quattro ragazzi con la sindrome di Down lavorano per la Locanda che ora sono 14. “Vogliamo ringraziare il governatore Zingaretti. Per i ragazzi e le loro famiglie il sogno continua perché qui trovano speranza e un lavoro”. 

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