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Svolta nel caso Federico Tedeschi: il procuratore Prestipino incontra la madre, caso riaperto | VIDEO

Dopo la lettera appello della madre, il procuratore capo di Roma fa riaprire le indagini sulla morte di Federico Tedeschi, nel 2017 a Roma a 19 anni. Michele Prestipino incontra la donna, convinta che il figlio sia stato ucciso. Ecco, come vi abbiamo raccontato con Antonino Monteleone, tutti gli elementi che farebbero pensare a un omicidio

“Vivo con le prove dell’omicidio di mio figlio in casa”, aveva appena scritto la mamma di Federico Tedeschi al procuratore capo di Roma. E Michele Prestipino ha dato una risposta immediata alla madre che non crede che suo figlio sia morto, come recita la ricostruzione ufficiale, per cause naturali (un infarto), il 26 novembre 2017 a Roma a 19 anni. È convinta che sia stato ucciso, per i molti elementi che lasciano in effetti troppe domande senza risposta e che vi abbiamo raccontato quest’anno con i servizi di Antonino Monteleone (qui sopra trovate l’ultimo di aprile).

Non sono passate nemmeno 24 ore dalla lettera, Emanuela Novelli, avvocatessa, è stata convocata dal procuratore, l’ha incontrato e, come riporta il Corriere della Sera, le è stato comunicato che le indagini sono state di fatto riaperte. Il fascicolo è stato assegnato al pm Roberto Felici, lo stesso della prima fase investigativa. Alla svolta, accelerata dalla lettera della donna, si è arrivati dopo la denuncia presentata lo scorso 12 giugno da Ernesto Aliberti, legale dei genitori di Federico.

“Il dottor Prestipino mi ha letteralmente commossa allorquando mi ha rassicurato del suo personale impegno”, ha detto con le lacrime agli occhi la madre di Federico Tedeschi dopo il colloquio. “Lo ringrazio con tutto il cuore per avermi convinta a confidare ancora nell’istituzione che rappresenta. Da oggi, e lo dico da persona cresciuta sui codici e nella devozione del diritto, torno a sperare nella giustizia. Sono felice, ora mi aspetto che si torni anche a indagare sull’equivoco mondo della Rete, che mio figlio frequentava a nostra insaputa. Un doppio binario che mi ha sconvolta ma che non può giustificare una resa, una rinuncia a cercare i colpevoli. Ho amato e continuo amare Fede per ciò che era e resta nel mio cuore, senza giudizi e pregiudizi. Un ragazzo meraviglioso e sensibile».

Il riferimento è al fatto che Federico frequentava da tempo chat di feticisti sado-maso, dediti a pratiche estreme: in quell’ambiente potrebbe essere maturato l’omicidio, come ci racconta Antonino Monteleone nel servizio in alto e nel precedente. Qui potete trovare tutti gli altri elementi che non tornano, a partire dal ritrovamento del corpo e dalla scena della morte di Federico.

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