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Dopo le dichiarazioni di Gotti Tedeschi a Le Iene, la sorella di Pecorelli: “La procura lo senta”

La sorella di Mino Pecorelli, il giornalista ucciso il 20 marzo 1979 in circostanze ancora oscure, chiederà alla Procura di Roma tramite il suo avvocato che venga sentito l’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, dopo le dichiarazioni che ha rilasciato a Le Iene sul giornalista

Rosita Pecorelli, sorella del giornalista Mino Pecorelli, ucciso il 20 marzo 1979 in circostanze ancora oggi oscure, chiederà alla Procura di Roma, tramite il suo avvocato Walter Biscotti, di sentire Ettore Gotti Tedeschi dopo le dichiarazioni che ha fatto a Antonino Monteleone nell’ultimo servizio de Le Iene sul caso David Rossi, che potete vedere qui sopra. A inizio marzo la Procura ha avviato una nuova indagine sulla morte di Mino Pecorelli.

Nel primo incontro della Iena con l’ex presidente dello Ior, Monteleone gli ha chiesto dei quattro conti correnti che sarebbero stati aperti presso la banca del Vaticano e che sarebbero riconducibili a uomini della Fondazione Mps. “Credo che fosse vero”, ha risposto Gotti Tedeschi. “Sono tangenti mi pare evidente”, ha detto, come avete visto nella sesta parte dello speciale “Caso David Rossi: suicidio o omicidio?”, andato in onda giovedì 21 marzo. 

“Mi sono sempre rifiutato di vedere i conti”, ha detto Gotti Tedeschi alla Iena nella seconda intervista, andata in onda martedì 26 marzo. “Io non ho mai voluto vederli. Non era il mio compito. Il mio incarico era di attuare le necessarie procedure per fare trasparenza, e mi fu anche detto: ‘lascia proprio stare la curiosità naturale di guardare di chi sono i conti’, infatti io non volli mai sapere”.

E perché non ha mai voluto sapere? “Se tu hai visto i conti e dici al giudice di chi erano i conti, quelli veri, la tua famiglia dove la metti?”, dice Gotti Tedeschi alla Iena. “A proteggerla, ci vuole il più grande sistema di protezione che si possa immaginare” ed è qui che l’ex presidente dello Ior nomina il giornalista Mino Pecorelli. “Si ricorda perché è morto?”, chiede a Monteleone. “Ha messo le mani su che cosa? Sui nomi”.

"Vada a rileggersi i giornali dell’epoca”, ha proseguito Gotti Tedeschi. “E vada a riflettere, cioè, se lei sa dei nomi e li dice nel modo sbagliato, alla persona sbagliata e questi nomi potrebbero non gradirlo, avere un segreto è un’arma a doppio taglio. Se lei è forte le permette di influenzare gli altri. Se lei è debole o decide di essere debole... lei è morto".

Ecco qui in basso le sei parti dello Speciale Iene: "David Rossi: suicidio o omicidio?" di giovedì 21 marzo.

Speciale Le Iene, "Caso David Rossi: suicidio o omicidio?"

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