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Carabiniere ucciso, anche il presunto killer vuole tornare già libero

Dopo il ragazzo della foto bendato e ammanettato, anche l’altro ventenne americano arrestato, Finnegan Elder Lee, che avrebbe confessato di aver ucciso Mario Cerciello Rega, chiede la scarcerazione. Il padre dell'amico Gabriel: “Mio figlio non è un assassino, lo dimostrerò”

Anche l’avvocato del secondo ventenne americano arrestato per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega ha appena chiesto la scarcerazione, dopo l’analoga richiesta presentata dal legale di Gabriel Christian Natale Hjorth, 18 anni, il ragazzo della foto bendato e ammanettato in caserma.

Il ricorso per tornare in libertà questa volta colpisce ancora di più perché arriva per Finnegan Elder Lee, 20 anni, che, secondo i carabinieri, avrebbe confessato di essere stato lui a uccidere con 11 coltellate (avrebbe, in un primo momento, ammesso la sua responsabilità salvo non farlo poi davanti al gip) il vice brigadiere per una squallida storia di droga.

“Mio figlio non è un assassino e io voglio dimostrarlo”, dice intanto in un’intervista al Corriere della Sera il padre di Gabriel (a destra nella foto sopra, accanto a Finnegan Lee Elder), Fabrizio Natale, italiano che lavora negli Stati Uniti fin da quand’era ragazzo. “Era lì e ha sbagliato. Mi ha giurato di non sapere che l’altro ragazzo aveva un coltello. Pensava di dover effettuare uno scambio come gli era stato chiesto e così avrebbero avuto indietro i soldi. Non sapeva che quell’uomo era un carabiniere, mi ha assicurato di non aver capito che era morto. L’ho visto in carcere, ho visto in che stato è, quanto è disperato. E gli credo. Gabriel quella sera mi aveva detto che un suo amico con cui aveva studiato al liceo era arrivato a Roma. Si erano parlati attraverso i social e si erano dati appuntamento per vedersi. Mio figlio mi ha assicurato che lui non fa uso di droghe. Mi ha chiesto di farlo sottoporre a tutte le analisi per poterlo dimostrare. Era andato con il suo amico. E giura di aver chiesto soltanto la restituzione degli 80 euro”.

Noi de Le Iene avevamo conosciuto Mario Cerciello Rega in un servizio di Luigi Pelazza sulla “banda dei Rolex”. Il vice brigadiere aveva fermato uno dei truffatori. In alto potete vedere il ricordo della Iena dell'amico carabiniere. In fondo all’articolo trovate tutti i servizi e gli articoli che abbiamo dedicato a questa tragedia.
 

 

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