Willy Branchi, Speciale Iene/2: l'auto misteriosa e i festini gay | VIDEO
La prima pista poi abbandonata, un’auto misteriosa che gira per Goro, i festini gay in cui si pagano ragazzi anche minorenni: seconda parte dello Speciale Le Iene di Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli sull’omicidio di Willy Branchi
Nella prima parte di questo Speciale Le Iene dedicata all’omicidio del 1988 di Willy Branchi, ci siamo concentrati su chi sono i sei nuovi indagati per false informazioni al pm. Ora ripartiamo dal primo colpevole secondo gli inquirenti: il pluripregiudicato Valeriano Forzati, l’ultimo che avrebbe visto Willy in pizzeria con cui mangia ed esce poi andando verso un bar.
Forzati si proclama innocente. Tre mesi dopo, non sopportando più quelle accuse, scatena l’inferno in un night club uccidendo 4 persone. Si costituirà qualche mese dopo in Argentina, dove verrà trovato poi morto. L’8 febbraio 1990 viene comunque assolto “per non aver commesso il fatto” per quanto riguarda l’omicidio di Willy.
Cala il silenzio, il fratello Luca Branchi però insiste assieme al suo avvocato Simone Bianchi. In particolare si parla di una macchina che gira per il paese la notte dell’omicidio. A bordo sarebbero saliti in 5, in momenti diversi. Tra questi ci sarebbero Italo Mantovani e Antonello Veronesi, proprietario della Renault 4. Vedono Willy e Forzati dopo le una di notte. In macchina salgono anche una donna di nome Maria e Antonio Biolcati. L’auto riprende a girare per il paese. Le contraddizioni tra le versioni di chi sarebbe stato a bordo sono moltissime.
Ad Antonino Monteleone, Veronesi non vuol dire niente, con molta decisione. Mantovani invece conferma quel giro in macchina, passando anche da via Buozzi (per accompagnare a casa un’altra persona presente su quella macchina, Monia), dove Willy sarebbe stato aggredito la prima volta. Hanno visto qualcosa? Mantovani nega. Antonio Biolcati? Si rifiuta di parlare, anzi prova a negare la sua stessa identità: le sorelle addirittura quasi ci bloccano con molto nervosismo.
Due settimane dopo l’omicidio, Antonio Biolcati, intercettato al telefono, suggerisce all’amica Maria, anche lei su quella famosa macchina cosa cosa dire ai carabinieri: “Di’ che era verso le 1 e 30, che abbiamo fatto un giro verso il porto, e basta” (dove in realtà non sarebbero andati). Abbiamo raggiunto anche Maria che parla di quella sera, di Willy e di Forzati. Il ragazzo secondo lei si sarebbe allontanato da solo, non con Forzati. Su cinque passeggeri, ognuno dà una versione differente. Anche Monia. Perché tutto questo mistero su un giro in macchina?
Un investigatore privato, Davide Tuzzi, cerca di ricostruire prima di tutto la figura di Willy. Scopre delle sue misteriose “sparizioni” per alcune ore. Tornava spesso con vestiario firmato molto costoso. Diceva di averli vinti con delle scommesse.
Nel 2014 il fratello Luca lancia un appello per avere notizie: le informazioni arrivano e su una pista completamente nuova. Il muro di silenzio inizia cedere: si inizia a parlare di festini gay con uomini benestanti che pagavano ragazzi anche minorenni, in cui sarebbe stato coinvolto Willy. Tutto ruoterebbe attorno a una pizzeria.
Abbiamo rintracciato la signora che segnalò tutto questo in una telefonata anonima. Ci racconta che un collega infermiere con 5 figli gli parlò di quel giro delle “cene tra amici”. A contattare tutti sarebbero stati “il farmacista e il macellaio”. “Vanno a fare i bocchini come si dà una pacca sulla spalla, pagavano 200-300 mila lire”. “Tenevano una pistola da macellaio sul tavolo”, dice la signora. La cosa mette i brividi: con un’arma di questo genere è stato ucciso Willy. Il suo collega non può parlarci però, nel frattempo è deceduto.
Il giornalista del “Resto del Carlino” Nicola Bianchi chiama a questo punto don Tiziano Bruscagin, che fa il nome del presunto assassino. “Anche i figli avrebbero collaborato all’occultamento del cadavere”. Fa riferimento a una famiglia ben nota a Goro: moglie, marito e due figli. Il movente? “Willy era l’amante occasionale dell’uomo”, l’omicidio sarebbe avvenuto per la minaccia di Willy di dire tutto al fratello.
Guarda qui sotto tutte le sei parti dello Speciale "Omicidio Willy Branchi: i segreti inconfessabili di un paese".