Omicidio Willy Branchi: Speciale Le Iene, a un passo dalla verità | VIDEO
La pista dei festini gay con minorenni, i segreti inconfessabili e l’omertà di un paese, tutte le persone incontrate e ora “uno o più indagati” per la morte di un ragazzo di 18 anni con qualche problema mentale, barbaramente trucidato 31 anni fa. “Siamo a un passo dalla verità": lo Speciale Omicidio Willy Branchi di Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli
Il 30 settembre 1988, Willy Branchi, un ragazzo di 18 anni con qualche problema mentale, viene trovato barbaramente ucciso a Goro, un paesino in provincia di Ferrara. L’omicidio è ancora irrisolto, Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli hanno raccolto nuove clamorose testimonianze nello speciale che riproponiamo integralmente qui sopra e sotto nei suoi sei capitoli principali.
Nella prima parte raccontano chi sono le 6 persone indagate per false informazioni al pm. Carlo Selvatico, un abitante del posto, il primo a gettare un’ombra sulla vita parallela e nascosta di un borgo apparentemente tranquillo. Patrizio Mantovani, anche lui abitante di Goro, che nega una circostanza che potrebbe essere fondamentale e che viene invece confermata da una donna, considerata una testimone attendibile per la Procura. Tra i nuovi indagati non compaiono solo cittadini del paese, ma anche un noto medico di Ferrara, Pierluigi Bordoni. Ci sono poi il parroco del paese don Tiziano Bruscagin e infine Rodrigo Turolla, il sarto, e sua moglie. Per la Procura di Ferrara sono donne e uomini che avrebbero potuto dare dettagli utili alla risoluzione del caso, ma che hanno preferito tacere.
Nella seconda parte ci si concentra su di una macchina che gira misteriosamente per il paese la notte dell’omicidio. A bordo sarebbero saliti in cinque, in momenti diversi. Le contraddizioni tra le versioni di chi sarebbe stato a bordo sono moltissime. Su cinque passeggeri, ognuno dà una versione differente. Perché tutto questo mistero su un giro in macchina? In questa parte si segue una pista completamente nuova: si inizia a parlare di festini gay con uomini benestanti che pagavano ragazzi anche minorenni, in cui sarebbe stato coinvolto Willy. Tutto ruoterebbe attorno a una pizzeria. Abbiamo rintracciato la signora che segnalò tutto questo in una telefonata anonima.
Nella terza parte il focus si sposta sul parroco Tiziano Bruscagin e su una clamorosa testimonianza inedita. Grazie ai racconti di una fonte che ai tempi era molto vicina agli investigatori, tracceremo un profilo inedito di don Tiziano Bruscagin, allora parroco di Goro. Don Tiziano, infatti, al telefono con il giornalista del Resto del Carlino, Nicola Bianchi, si lascia andare a rivelazioni clamorose: “So chi ha ammazzato Willy”. Don Tiziano sarebbe un personaggio chiave nella ricerca della verità anche per tre pagine scritte dai carabinieri di Ferrara nel 1996 e poi rimaste senza indagini ulteriori.
Nella quarta parte ci concentriamo su un documento molto importante: un’intercettazione ambientale registrata negli uffici della Procura di Ferrara. Qui il parroco del paese, don Tiziano Bruscagin, viene convocato con il sarto, Rodrigo Turolla, a seguito della riapertura delle indagini sulla morte di Willy. A trent’anni di distanza, Rodrigo Turolla ha anche una sua sua tesi: Willy sarebbe stato il galoppino di un grosso spacciatore della zona. Si aprono quindi due scenari: sesso o di droga?
Nella quinta parte tutto gira intorno al nome del presunto assassino. Il cerchio inizia a stringersi attorno a una persona ben precisa. Chi potrebbe essere l’uomo in grado di commettere un omicidio così violento? Per don Tiziano Bruscagin, parroco di Goro, il suo nome era già sulla bocca di tutti nelle ore successive al delitto. Quanti e quali sono gli indizi che accendono i riflettori su di lui? Il suo nome sarebbe stato contenuto in una lettera e proprio quell'uomo avrebbe importunato il ragazzo qualche ora prima di essere ritrovato barbaramente ucciso. I sospetti sono su un uomo sposato, con figli, ma con una vita parallela fatta di relazioni omosessuali neanche troppo nascoste.
Nella sesta e ultima parte di questo speciale dedicato alla morte di Willy Branchi si ritorna a parlare del presunto giro di pedofilia sviluppatosi a Goro. Con due nuovi importanti racconti, quello di una nuova fonte, che preferisce rimanere anonima, e poi di Enea, un pescatore del posto che apre nuovi scenari inediti: “Dai 30 ai 50 anni sono stati tutti sbocchinati”.
Intanto c’è appena stata una svolta inaspettata che dopo 31 anni riaccende le speranze di Luca Branchi, fratello di Willy: “Una o più persone sono indagate per omicidio, siamo a un passo dalla verità”.