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Willy Branchi: la pedofilia, uno o più nuovi indagati e tutto lo speciale | VIDEO

A 31 anni dall’uccisione di Willy Branchi, una o più persone sono ora indagate per omicidio, mentre un testimone getta una nuova ombra su Goro: quella della pedofilia. La sesta parte dello speciale di Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli e tutte le cinque precedenti

Sesta e ultima parte dello Speciale Iene Omicidio Willy Branchi.

Nella prima parte di questo speciale abbiamo parlato di chi sono i sei indagati per false informazioni al pm, nella seconda della pista dei festini gay, nella terza di una clamorosa testimonianza inedita, nella quarta del bivio tra due piste: droga o sesso? E nella quinta del nome del presunto assassino (in fondo vi riproponiamo tutte e cinque queste parti).

Carlo Selvatico era l’unico che 30 anni fa ai tempi dell’omicidio di Willy Branchi si divertiva a pagare ragazzi più giovani di lui per avere sesso omosessuale? Chi c’era in quel gruppo che lui definisce “all’avanguardia”?

Grazie al giornalista Nicola Bianchi conosciamo un altro testimone. “Quello che gli facevano fare a lui non piaceva”, dice parlando di Willy. “A Goro non si ha idea di quanti ragazziabusati ci siano stati”. Per questo racconto che è davvero sconvolgente chiede l’anonimato perché lui ancora vive in quel paese. “Arrivava questa gente con i macchinoni, noi avevamo bisogno di soldi”. Il testimone sostiene che i ragazzini venivano avvicinati in cambio di regali, soldi e vestiti. “Poi noi non sapevamo neanche a cosa andavamo incontro”.

Nel suo racconto nomina una persona che abbiamo conosciuto in questa vicenda. “Un giorno mi invita a casa sua. Mi allunga la mano e mi tocca lì. E mi chiede se avessi bisogno di 50mila lire, di un profumo o altro”. Finché un giorno, a 14-15 anni, taglia i rapporti: “’Lo dico ai miei’ gli ho detto e ha smesso di darmi fastidio”. Stando al suo racconto in quegli anni c’era un giro di pedofilia. “Nelle campagne ci sono delle case abbandonate e lì facevano le loro schifezze. E nessuno vedeva”. Secondo lui, Willy era finito in questo giro. “Tutti sanno, ma nessuno vuole parlare come fosse un omicidio di mafia”.

Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli si mettono sulle tracce di Enea, il pescatore di Goro, di cui ci ha parlato proprio Carlo Selvatico, il ragazzo di cui si era invaghito e a cui voleva donare una catenina. Lo troviamo e decide di aprire una finestra sui segreti inconfessabili di questo paese.

“Io non sono gay, ma una sera mi sono fatto fare un bocchino da lui seduto in macchina”, ci rivela il pescatore Enea. “Poi mi ha regalato una cena che siamo andati a fare”. Un caso isolato che ha riguardato solo lui? No, tutt’altro. “A quell’epoca i bocchini erano una cosa normalissima, dai 30 ai 50 anni sono stati tutti sbocchinati”.

Questi comportamenti erano riconducibili, a dire del pescatore, a una cerchia ristretta di persone che frequentavano la pizzeria Biolcati. Un dettaglio confermato dal pescatore Enea, da Carlo Selvatico, da altri testimoni anonimi. E anche da Patrizio Mantovani, l’uomo che si trovava con Willy nelle ore precedenti al suo omicidio. Pure il sarto Rodrigo ci aveva parlato di questo locale. “In pizzeria dentro al gabinetto né è morto uno di droga”, racconta. Un fatto accaduto il 5 settembre 1988, 25 giorni prima del ritrovamento del corpo di Willy.

“Se so qualcosa lo vado a dire ai magistrati non a voi”, ci dicono dalla pizzeria. Resta il fatto che per molti questo locale era il punto di ritrovo per quel gruppo “all’avanguardia”. “Tutto si svolgeva lì. Le partenze, gli incontri”, ricorda il pescatore Enea. “Qui se qualcuno parla diventa un macello per tutti quelli che lascia qua”.

Oltre al nome del presunto omicida, don Bruscagin ha fatto il nome anche di coloro che avrebbero partecipato all’omicidio di Willy. Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli incontrano il figlio di uno di questi. “Non dite e fate certe allusioni. Mi date fastidio”, dice. 

“Non avrei mai creduto ci potesse essere dietro un mondo del genere”, sono le parole di Luca, il fratello di Willy.

Questa storia non è solo un omicidio, ma una tela intricata di tanti personaggi con un segreto da custodire. Pochi giorni fa c’è stata una svolta inaspettata che dopo 31 anni riaccende le speranze della famiglia di Willy. “Una o più persone sono indagate per omicidio”, dice il fratello. “Forse questa volta ci siamo”.

Al momento l’identità di queste persone non è ancora stata resa nota. 

Guarda qui sotto le altre cinque parti di questo speciale.

Speciale Omicidio Willy Branchi

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