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Filippo Roma torna a parlare di Giulia Sarti. Questa volta però dell'hackeraggio delle sue foto intime che sono tornate ora a circolare. Raccogliendo una testimonianza clamorosa

Nelle puntate precedenti vi abbiamo raccontato con Filippo Roma dell’ipotesi che parte dei soldi non restituiti dalla deputata Giulia Sarti al M5S siano finiti per un impianto di video sorveglianza usato anche per girare filmini hard. Ce lo ha raccontato il suo ex fidanzato e collaboratore Bogdan (caduto poi in alcune contraddizioni).

Oggi affrontiamo il tema dell’hackeraggio subito nel 2013 da alcuni parlamentari grillini compresa Giulia Sarti, che aveva visto alcune sue foto osé girare su molti cellulari di giornalisti, politici e non solo. Le foto sono tornate purtroppo a girare (foto del genere violano la privacy, ricordiamo, e vanno cancellate!).

Filippo Roma fa una scoperta incredibile: intervista un ex deputato dei Cinque stelle, che preferisce rimanere anonimo e che sostiene che Stefano Vignaroli, uno degli “hackerati”, gli disse che "l'indagine su chi avesse hackerato gli account di cinque parlamentari M5S si fermò quando si accorsero che il lavoro di accesso fu fatto da delle macchine della Camera".

Gli indirizzi IP dei computer erano della Camera dei Deputati. Ma l'ex deputato aggiunge un particolare, che farebbe pensare l’hacker possa essere stato qualcuno interno al M5S e addirittura dei vertici: "Ci si accorse che poteva essere una cosa interna, allora nessuno disse niente e rimase tutto così, tutto in un limbo. Nessuno poi volle andare avanti nella parte di denuncia perché ci si accorse che potesse essere un danno d’immagine un po' per tutti del Movimento".

Fa un riferimento alla Casaleggio: "Hanno verificato su varie caselle se la password che era inserita nell’archivio della Casaleggio era uguale a quella che era messa sulle caselle di posta elettronica, dove l’hanno trovata funzionante la gente è entrata direttamente nelle caselle e da lì poi recuperavano tutte le informazioni e da lì stanno girando ancora mail, messaggi, cazzate, etc.".

Hackeraggio avvenuto all’interno del movimento? "Dall’interno. Per controllare determinate persone". L’ipotesi viene confermata come possibile anche da due altri parlamentari hackerati. Filippo Roma ha incontrato sul tema anche Alessandro Di Battista, hackerato pure lui.

Guarda qui sotto tutti i video e gli articoli dedicati al caso "Rimborsopoli". 

Altri servizi di questa puntata

Giulia Sarti: rimborsopoli M5S e quei video hard

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