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Con Andrea Agresti vi avevamo raccontato gli effetti collaterali dei fluorochinoloni, che possono portare anche al suicidio. Ora l'Agenzia del farmaco ne ha ordinato il ritiro. Qui tutti gli aggiornamenti dopo i nostri servizi a cura di Giulia Innocenzi

L’AGENZIA DEL FARMACO ORDINA IL RITIRO IN ALCUNI CASI DEL FARMACO CHE PUÒ ROVINARE LA VITA

L’Agenzia italiana del farmaco ha gli occhi puntati sul farmaco di cui ci aveva parlato Andrea Agresti. Annunciano provvedimenti perché come vi avevamo mostrato è un farmaco che può essere molto pericoloso.

I farmaci in discussione sono i fluorochinoloni, che sono molto efficaci. Hanno un ampio spettro d’azione sulle infezioni indotte da vari batteri. Farmaci che sì salvano la vita dei pazienti ma in altri casi potrebbero creare gravi problemi. E lo dice anche il bugiardino: confusione, disorientamento che può evolvere in allucinazione e pensieri suicidi. Per questo l’Aifa ha preso provvedimenti, e cioè ha ordinato restrizioni e ritiri.

 

L’AZIENDA DI ROCCO GRECO DICHIARATA PULITA, MA ORMAI È TROPPO TARDI

Tutte le interdittive alla ditta dell’imprenditore Riccardo Greco sono state tolte, ma ormai è troppo tardi. Ci eravamo occupati del suo caso con Ismaele La Vardera. Rocco Greco era famoso per aver denunciato i clan locali che pretendevano il pizzo. Il 27 febbraio scorso si spara un colpo in testa e si uccide a causa dell’interdittiva antimafia nei confronti della sua azienda. Quando uno ha l’interdittiva antimafia vuol dire che è sospettato di avere rapporti o fare affari con la criminalità organizzata e quindi significa niente più appalti pubblici, niente più commesse e niente più lavoro.

Un’accusa arrivata proprio dai mafiosi, che da quel momento impedisce a Rocco di lavorare. Poco dopo si uccide e c’è chi definisce questa vicenda una sconfitta per lo stato. Ora però le cose sono cambiate. Perché la sua azienda, la Cosiam, è risultata pulita, ma è troppo tardi. Rocco Greco non c’è più e molte delle persone che lavoravano nella sua azienda sono state licenziate. I figli però vogliono ripartire da quello che ha costruito un uomo onesto come dovrebbero essere tutti gli imprenditori.

 

AL VIA IL PROCESSO PER IL CATALOGATORE DI SINGLE DI LECCO

In arrivo grossi guai per l’uomo che ha catalogato 1200 ragazze single di Lecco. Eh sì, ha raccolto da Facebook tutti profili delle ragazze e donne single, peccato però che l’abbia fatto all’insaputa delle protagoniste!

Il catalogo è in vendita e lo slogan recita proprio così: 7 euro al costo di un drink. Michele Cordaro ha inserito Antonio Marongelli dentro un catalogo che gli calza a pennello, quello dei pirla di Lecco! E per ora c’è soltanto lui. Ma adesso è stato inserito in un nuovo catalogo, quello della magistratura. Al via il processo per questo furbacchione che ora rischia fino a 6 anni di carcere per trattamente illecito di dati personali. La sua bravata potrebbe costargli molto più di un drink!

 

INDAGATA ANCHE L’ASSISTENTE DEL “DIO DELLA FERTILITÀ”

Dopo Le Iene anche la procura si interessa del santone che prometteva alle donne fertilità in cambio di foto delle loro parti intime. Lui si chiama Elia e dice di avere il potere di farti restare incinta. Però per riuscirci ha bisogno della piena collaborazione delle ragazze. E anche di qualche foto, come quando chiedeva a una donna: “Ti ho detto di farmi vedere una foto del culo, devo vedere se si allarga orizzontale o se si allarga verticale”. E così ha accumulato un database di foto di genitali femminili degno di Pornhub. Ma Elia non fa tutto questo da solo, ha un’aiutante: si chiama Esther e lo aiuta a mettersi in contatto con le donne bisognose. E dopo averli messi in contatto continua a fare da tramite e inviare alle “pazienti” i consigli di Elia. Come in questo audio WhatsApp: “Allora quando lui se ne sta per venire lo tira un attimo fuori, poi lo rimette dentro, deve stare dentro solo la cappella, se ne viene tutto, e poi lo deve tirare fuori, non lo deve riaffondare dentro. Dimmi se è tutto chiaro sennò te lo rispiego”.

Dopo il nostro servizio è scattata l’inchiesta della procura di Foggia. Elia era già indagato per esercizio abusivo della professione medica, ma ora c’è una novità: è indagata anche l’assistente. Speriamo che le forze dell’ordine facciano chiarezza su Elia e Esther, perché a noi sembra che il loro unico potere fosse quello di collezionare foto di vagine.

 

A ROMA TRE 30.000 BORRACCE DI ACCIAIO PER COMBATTERE LA PLASTICA

Dopo il nostro servizio l’università di Roma Tre dichiara guerra alla plastica. L’università ha proiettato in aula magna il reportage di Gaston Zama, che ha mostrato come il nostro pianeta stia letteralmente soffocando per la plastica.

Al termine della proiezione del nostro reportage il rettore ha annunciato questa iniziativa: regalare 30mila borracce di acciaio per combattere lo spreco di bottigliette di plastica. E altre università stanno mettendo in piedi iniziative simili, e chi fosse interessato a fare altrettanto può contattarci a redazioneiene@mediaset.it.

 

ERICA RISPONDE A CHI HA IRONIZZATO SULLA SUA SINDROME DA PUZZA DI PESCE

Nuovi casi di ragazze che potrebbero soffrire di Tmau, la sindrome da odore di pesce. Nina ha incontrato Erica, una ragazza bellissima affetta da questa malattia rara, conosciuta meglio come sindrome da odore di pesce. Che significa? Il corpo emana odore di pesce marcio attraverso la pelle, la saliva, il sudore, l’urina e le secrezioni vaginali.

Una sindrome molto invalidante che spesso le ha causato un grave disagio sociale. Non è facile capire che la causa di questi problemi è la Tmau, perché è una malattia troppo poco conosciuta. Ma Erica un giorno decide di indagare. E arriva così alla dottoressa Sidoti. Che dirige il centro di ricerca dell’università di Messina, l’unico centro in Italia che si occupa della malattia del metabolismo che affligge Erica. E dopo il servizio già 29 persone hanno contattato il centro di Messina per chiedere una visita.

Tra i commenti sui social però c’erano anche molte persone che su questa storia hanno ironizzato. Erica se lo aspettava ma ha comunque deciso di metterci la faccia per sensibilizzare tutti su questa malattia. E ci ha mandato un video, in cui dice che è “contenta di averne parlato perché la cosa più importante per chi soffre di questo problema è capire cos’è. Il servizio sanitario oggi non riconosce questa sindrome ma spero che presto si possa rimediare”.

 

ABBIAMO MANDATO IN BIANCO FRANCESCO MONTE SU TINDER

Tinder Sorpresa, la nuova follia di Mary Sarnataro, sta facendo molto discutere sui social. Il format è semplice. Mary prende delle ragazze famose e bellissime, le mette su Tinder e con loro organizza degli incontri piccanti. Durante gli incontri però ai ragazzi ne succedono di tutti i colori. E in tanti ci avete chiesto perché non lo facciamo al contrario. Beh noi ci avevamo provato con Francesco Monte. Ma le ragazze rispondevano tutte più o meno così: “Sì vediamoci, ma non a casa tua. Facciamo un aperitivo in centro?”.

Eh sì, perché le donne sono più furbe degli uomini, mica si buttano alla cieca a casa del primo che trovano su Tinder! E così siamo riusciti a mandare in bianco Francesco Monte. Questa sì che è una sorpresa!

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