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Si conclude con l'assoluzione di Don Silverio Mura dal tribunale ecclesiastico il processo al prete che avrebbe abusato di Arturo Borrelli quando aveva solo 13 anni. Giulia Innocenzi ci racconta tutti gli aggiornamenti dopo i nostri servizi

ANCHE IL PRIMO MINISTRO CONTE DOPO I NOSTRI SERVIZI AFFRONTA IL PROBLEMA DELLA SANITÀ IN CALABRIA

Dopo i nostri servizi sugli ospedali in Calabriail premier Giuseppe Conte annuncia provvedimenti. Tutto è cominciato con le immagini degli ospedali di Locri e Polistena dove abbiamo visto delle strutture fatiscenti indegne di un paese civile. La ministra della Salute Giulia Grillo dopo aver visto le nostre immagini ha fatto un sopralluogo di persona e ha commentato così “la situazione all’Ospedale di Locri è veramente ai confini della realtà se mi permettete questa espressione”.

Il problema è che i soldi pubblici stanziati per questi ospedali spesso finiscono nelle mani della ‘ndrangheta. Proprio per questo l’Asp di Reggio Calabria è stata sciolta. Però sembra che il governo voglia andare fino in fondo e proprio in questi giorni il presidente del Consiglio Conte ha annunciato che farà un consiglio dei ministri in Calabria e ha aggiunto che “sulla sanità stiamo pensando a un intervento straordinario risolutore”.

 

RISSA PER AMORE: DENUNCIATO IL RAGAZZO CHE HA FERITO CRISTIAN CON UNA BOTTIGLIA ROTTA

C’è voluto l’intervento de Le Iene perché partisse la denuncia per l’aggressione subita da Cristian. Il ragazzo che è stato ferito da Marco con una bottiglia rotta durante un litigio per una ragazza. La ferita era molto grave. Il dottore ha detto che Cristian ha rischiato la paralisi e perfino la morte. Matteo Viviani ha messo Cristian faccia a faccia con il suo aggressore che però nega tutto. Ma la cosa grave non è che Marco neghi, ma che i carabinieri non abbiano fatto partire la denuncia in automatico. E infatti quando siamo andati a verificare non ce n’era traccia.

Ma dopo aver visto il nostro servizio il procuratore capo di Mantova Manuela Fasolato ha voluto sul suo tavolo tutta la documentazione. E così adesso parte l’indagine per tentato omicidio. E per l’aggressore è partito il divieto di avvicinamento a Cristian.

 

TERRAPIATTISTI CONTRO I BIGLIETTI DEL TRENO

I terrapiattisti tornano a far parlare di loro. Questa volta non perché sostengono che l’Australia non esiste ma perché non pagano il biglietto del treno. Facciamo un passo indietro. Il movimento flat earth, terra piatta appunto, vanta migliaia di adepti in tutto il mondo, una specie di loggia cresciuta a dismisura soprattutto negli ultimi anni. Secondo loro siamo tutti vittime di un gigantesco complotto che non vuole farci conoscere la verità. Cioè che la terra è piatta, il polo nord è al centro e il polo sud gira tutto attorno alla circonferenza della terra. 

Quattro terrapiattisti viaggiavano su un Intercity Milano-Ventimiglia e l’hanno bloccato: sono stati pizzicati senza il biglietto alla stazione di Pavia. “Non paghiamo il biglietto” hanno detto al controllore, “perché siamo ambasciatori fuori da ogni giurisdizione planetaria!". Per colpa di questo teatrino il treno è stato fermo un’ora e loro si sono beccati una bella denuncia per interruzione di pubblico servizio.

 

ARTURO BORRELLI: “ABOLITE I TRIBUNALI ECCLESIASTICI”. IL GRIDO DISPERATO DOPO L’ASSOLUZIONE DEL SUO ABUSATORE

“Voglio urlare alla chiesa è una vergogna! Ho lottato dieci anni per avere giustizia per me e per tutte le vittime dei preti pedofili!”. Arturo Borrelli è fuori di sé per come si è concluso il processo a Don Silverio Mura, il prete pedofilo che avrebbe abusato di lui quando aveva solo 13 anni. Noi ci eravamo occupati del suo caso con il servizio di Pablo Trincia. All’epoca Arturo si faceva chiamare Diego, perché voleva rimanere anonimo. E per raccogliere le prove della violenza subita dal prete era andato direttamente a incontrarlo, senza però incontrare alcun pentimento. La Chiesa comincia un processo contro il prete ma Arturo per molto tempo non ha più alcuna notizia. Decide allora di incatenarsi davanti al Vaticano per gridare al mondo il suo diritto di sapere che ne è stato del suo abusatore. Funziona e viene ricevuto presso la Santa Sede dove gli comunicano che il processo è a buon punto e la sentenza lo lascerà molto soddisfatto. Poi però riceve una richiesta strana, di non parlare con la stampa del contenuto della sentenza.

Il 21 marzo Arturo la riceve. Ogni sua speranza di giustizia crolla. Don Silverio Mura per la Chiesa è innocente. Il processo si è chiuso con l’assoluzione del prete accusato di aver violentato due ragazzi 25 anni fa.

 

RIFIUTATO IL RICORSO IN CASSAZIONE DELL’UOMO CHE AGGREDÌ LA SUA EX CON UN MARTELLO

È stato respinto il ricorso di Gerardo, l’uomo che ha aggredito la sua ex Marcella con un martello. I due avevano convissuto per 12 anni prima che lei, dopo litigi e violenze domestiche, decidesse di lasciarlo. Lui non lo accetta e decide di vendicarsi. Marcella stava tornando a casa dopo il lavoro, era l’una di pomeriggio e camminava in centro in una strada piena di negozi e passanti. Gerardo la aggredisce con un martello. Se Marcella oggi è viva è solo grazie a Raffaele, un ex calciatore dell’Avellino che dal negozio dall’altro lato della strada vede la scena e interviene in tempo. Marcella viene subito soccorsa e portata all’ospedale. Noi riusciamo a parlare con lei ma soprattutto con lui. Gerardo non è pentito di quello che ha fatto, ritiene di essere lui la vittima. Giulio Golia chiama subito le autorità e Gerardo viene portato in carcere.

Marcella quel giorno è stata fortunata ma quanto può durare la sua fortuna? Nel frattempo, lui è stato rinviato a giudizio. La prima mossa del suo avvocato è stata fare ricorso in Cassazione, ma per Marcella c’è una buona notizia perché la Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex Gerardo. La giustizia andrà avanti e speriamo che presto restituisca a Marcella la libertà di camminare serena per le strade della sua città.

 

PFAS: SI POTEVA INTERVENIRE SULLE ACQUE INQUINATE DEL VENETO DIECI ANNI PRIMA

Le indagini sulle acque inquinate nel Veneto hanno portato alla luce una verità inquietante: si poteva intervenire molto prima. Noi ci eravamo occupati di questa emergenza ambientale già nel 2016 con Nadia Toffa.

L’area inquinata interessa le province di Vicenza Padova Verona dove dai rubinetti di 300mila persone esce acqua inquinata da sostanze tossiche. La responsabile di questo disastro ambientale sarebbe la Miteni, un’azienda di quella zona che produce pfas, sostanze perfluoroalchiliche usate per produrre tantissimi oggetti come le pentole antiaderenti, i giubbini impermeabili, le scarpe in goretex, o i cartoni della pizza. Queste sostanze sono molto pericolose per la salute.

Alcuni studi americani sostengono che possono provocare un aumento dell’incidenza del diabete e di malattie della tiroide, un aumento del colesterolo che può provocare infarto e ictus cerebrale e poi nei soggetti più esposti cancro del rene, cancro dei testicoli e altri tumori. Un’emergenza che andava affrontata appena scoperta. Ma quando tra il 2016 e il 2017 avevamo denunciato di questo problema con le istituzioni, molti avevano minimizzato la cosa. In questi giorni si sono concluse le indagini del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. Sembra che di questo disastro si fosse a conoscenza già tra il 2003 e il 2009.

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