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Niente sfratto per Mariano, appena vedovo, ma è solo un rinvio

Rimandato di poco più di un mese, al 12 luglio, lo sgombero da casa del novantenne gravemente malato e appena rimasto vedovo, di cui noi de Le Iene ci siamo occupati più volte con Nina Palmieri 

Niente sfratto, almeno per ora, per Mariano. Si sposta al 12 luglio la data per lo sgombero da casa del novantenne gravemente malato e appena rimasto vedovo della moglie Filippa, morta a 85 anni nella notte tra il 21 e il 22 maggio. Noi de Le Iene abbiamo raccontato per primi la loro storia con il servizio del 4 marzo della nostra Nina Palmieri, che vi riproponiamo più in basso assieme agli altri articoli e servizi che abbiamo dedicato al caso. Lo sfratto, dopo alcuni rinvii, era previsto per oggi, 29 maggio: la data è stata fortunatamente di nuovo posticipata. 

Il calvario insomma non è finito, è solo rimandato, per un uomo che ha assistito alla nuova mediazione attaccato a una bombola d'ossigeno, dopo la perdita recente della compagna di una vita. Resta aperta la questione se dovrà davvero lasciare la casa dove ha vissuto per 60 anni, dove ha cresciuto le figlie Daniela e Leonarda e dove vorrebbe morire.

Sfogliate la gallery qui sotto per le foto dei servizi che gli abbiamo dedicato.

Le foto dei servizi su Mariano

 
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Tutto nasce da una quarantennale lite familiare per l'eredità e, in particolare, per un’unica palazzina di Palermo. A volere lo sfratto è la nipote Isabella che, con il marito Pino, ha comprato all’asta l’intera casapignorata in parte per debiti dopo le continue cause perse da Mariano. La palazzina era stata divisa in due alla morte di suo padre. Alla madre di Isabella era toccata la parte sotto, Mariano sopra alla sua ha costruito un ampliamento considerato abusivo. Da qui nasce l’interminabile faida, tra dispetti, derisioni, rintocchi a morto e urla continue nei corridoi.

Finora Isabella e Pino hanno rifiutato di lasciare Mariano morire nella sua casa, viste le sue condizioni (anche se poi Filippa lo ha paradossalmente anticipato), pagando un affitto di 400 euro. I medici sostengono che rischia pure lui la morte se viene spostato di casa. Noi non possiamo e non vogliamo entrare nella complessa e lunga diatriba legale e familiare. Abbiamo preso le distanze dalle centinaia di insulti ricevutI, partendo da Facebook, dalla famiglia della nipote. Abbiamo solo proposto una mediazione con il secondo servizio di Nina e un nuovo articolo. Non è andata bene.

Felici che Mariano, almeno per ora, sia rimasto a casa sua, come sempre continueremo a tenervi aggiornati.

Guardate qui in basso tutti gli articoli e i servizi che abbiamo dedicato al caso di Mariano.


 

Mariano, tutti i nostri articoli e servizi

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