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Nuove testimonianze raccolte da Giulio Golia che, se confermate, dimostrerebbero che a sparare a Marco Vannini non fu Antonio Ciontoli. Proprio come avrebbe raccontato il testimone Davide Vannicola, amico del maresciallo Roberto Izzo

Altri elementi alimenterebbero il dubbio che Antonio Ciontoli “la sera della morte di Marco Vannini non era in casa ma a cena da amici”.

Giulio Golia raccoglie la testimonianza di due donne di Ladispoli, che dicono che tre anni fa, proprio la sera della prima fiaccolata in memoria di Marco Vannini, in treno avrebbero parlato con una donna che diceva di sapere per certo questa circostanza. Una donna che, se si riconoscesse in questa descrizione, può contattarci, come anche la stessa famiglia che avrebbe avuto a cena Ciontoli la sera del 17 maggio 2015.

Giulio Golia ci mostra un sito internet forse riconducibile allo stesso Antonio Ciontoli, che parla di massacro mediatico ed evoca la paura che qualcuno voglia farsi giustizia in modo violento vendicando la morte del giovane Marco Vannini.

Le Iene tornano anche ad occuparsi del brigadiere Manlio Amadori, che la sera della morte di Marco era nella caserma comandata da Roberto Izzo, l’uomo di cui Davide Vannicola, nel servizio mandato in onda domenica scorsa, ci ha raccontato le presunte confidenze (“A sparare non fu Ciontoli ma suo figlio, Izzo disse al padre di prendersi tutte le colpe”).

Amadori aveva fatto capire a Giulio Golia di essere disposto a parlare di quello che aveva sentito quella sera, ma solo dopo l’autorizzazione dei suoi superiori che è stata negata. In tv la ministra della Difesa Elisabetta Trenta è intervenuta sul caso e dal  suo intervento è sembrata incoraggiare il militare a parlare, qualora avesse delle cose da dire.  La ministra ha detto di avere anche provato a chiamarlo, ma senza esito.

Giulio Golia allora torna dal brigadiere per comunicargli le parole della ministra, ma ad aprire la porta di casa è la moglie. Amadori non vuole rilasciare alcuna dichiarazione, mentre la compagnia si lascia scappare il fatto che il Comando generale dell’Arma, anche dopo le parole della ministra Trenta, non l’ha mai più chiamato.

Qui sotto, trovate il servizio con quanto sostenuto da Davide Vannicola e tutto lo Speciale Iene, diviso in sei parti, dedicato all’omicidio Vannini.

Altri servizi di questa puntata

Omicidio Vannini: le novità e lo speciale in sei parti

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