Vannini: il grazie di Davide Vannicola, la solidarietà di Casamassima | VIDEO
Interviene su Facebook Davide Vannicola dopo aver raccontato a Giulio Golia che, secondo quanto gli avrebbe confidato, il maresciallo Roberto Izzo, a sparare a Marco Vannini non sarebbe stato Antonio Ciontoli, ma il figlio Federico
“Vi ringrazio per il sostegno e credetemi ce ne vuole. Ho subito un travaglio immenso quando ho visto che il processo prendeva una piega diversa dalla verità che mi era stata confidata”. Davide Vannicola si sfoga così e ringrazia chi gli rimane vicino. Lo fa dopo aver raccontato a Giulio Golia, nel servizio che vi riproponiamo anche qui sopra, le confidenze che gli avrebbe fatto il maresciallo Roberto Izzo sull’omicidio di Marco Vannini: a sparare al fidanzato della figlia non sarebbe stato Antonio Ciontoli ma il figlio Federico. Non solo, sempre secondo il racconto di Vannicola, sarebbe stato proprio il maresciallo Izzo a consigliargli di prendersi tutta la colpa.
“Quando ho visto lo speciale (de Le Iene, ndr) e mamma Marina sempre più disperata, ho voluto svuotarmi la coscienza. E lo devo per la mia famiglia che mi ha spinto a farlo perché non vivevo più per il rimorso. È stata dura perché ho dovuto dire una confidenza di uno che pensavo fosse il mio migliore amico. Mi viene da piangere anche ora”, prosegue Davide Vannicola su Facebook.
“Poi da queste parti le cose funzionano così. Le vittime sono martoriate e io ne sono una prova evidente. Ho trasmesso come mio dovere le dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ora spero che gli avvocati di mamma Marina, gli inquirenti e i giudici facciano il proprio lavoro. Io ho fatto quello che la coscienza mi ha detto. Chiedo perdono a mamma Marina se non ho avuto prima questo coraggio e spero di non dovere pagare duramente questo mio gesto visto che in questa storia sono implicate istituzioni forti e intoccabili. Grazie del sostegno. Davide”.
Proprio dopo le sue dichiarazioni Vannicola potrebbe essere sentito presto dalla procura di Civitavecchia. Vannicola smentisce però quanto sostenuto da Selvaggia Lucarelli e cioè di essere già stato sentito dai pm.
Gli arriva intanto la solidarietà di un altro testimone che ha avuto il coraggio di un racconto molto scomodo. “Non devi aver paura la Procura ti chiamerà ne sono sicuro. Contattami, ti mando il mio numero in privato, non sei solo”. Sono queste le parole che gli ha rivolto il brigadiere Riccardo Casamassima, il carabiniere che con la su testimonianza ha contribuito a dare una svolta decisiva verso la verità sul pestaggio e la morte di Stefano Cucchi.
Clicca qui per vedere l'ultimo servizio dedicato al caso Vannini in cui due testimoni sostengono che Antonio Ciontoli non sarebbe stato in casa al momento dello sparo a Vannini e guarda qui sotto tutte le ultime clamorose novità e testimonianze dell’inchiesta di Giulio Golia e Francesca Di Stefano sull’omicidio Vannini (compreso lo Speciale Iene, diviso in sei parti).