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Cannabis terapeutica a cani e gatti? La rivoluzione parte da Milano

Una startup lombarda sta per distribuire un olio di canapa per aiutare i nostri animali da compagnia in casi di ansia o epilessia  

Cannabis terapeutica anche per i nostri animali domestici? L’idea, che potrebbe essere una buona risposta a disturbi quali ansia da separazione ed epilessia (e già diffusa in altri Paesi del mondo), arriva da una startup milanese.

JustMary, questo il nome dell’azienda che era entrata nel mercato della canapa attraverso un servizio di consegne a domicilio della cosiddetta canapa light (quella a basso contenuto di Thc, insomma, di cui più volte anche le Iene vi hanno parlato), adesso punta alla somministrazione anche a cani e gatti.

L’azienda pensa adesso alla distribuzione in Italia di un olio (di produzione svizzera e naturalmente senza thc), che possa andare a lenire alcuni disturbi comportamentali o patologie dei nostri animali da affezione.

Tutt’altra cosa, dicevamo, rispetto al mercato della cannabis light, che solo pochi giorni fa ha ricevuto un possibile “allarme rosso” a seguito delle dichiarazioni del ministro della Famiglia e Disabilità Lorenzo Fontana, che in un’intervista oggi al Resto del Carlino aveva detto: “Vogliamo verificare che la diffusione dei cosiddetti grow shop sia coerente con la normativa vigente. La norma nata due anni fa ha finito per legittimare la commercializzazione al dettaglio della cannabis light, usata per altri fini. Fini, sottolineo – aveva concluso il ministro – che il Consiglio superiore di sanità non esclude possano essere pericolosi”.

E solo pochi giorni prima c’era stata la presentazione del disegno di legge dei Cinque stelle per la legalizzazione della cannabis, a firma di Matteo ManteroA cui ha risposto immediatamente il vicepremier leghista Matteo Salvini: "Non passerà mai, non è nel contratto di governo". 

Le dichiarazioni del ministro Fontana, però, erano riferite alla cannabis light, quella con un bassissimo principio attivo (il Thc, quello responsabile dello “sballo”, per intenderci) e con elevato valore di Cbd (il cannabinoide che ha invece effetti puramente rilassanti). Quella canapa che, stando alle intenzioni di chi ha iniziato con grande successo di vendite a commercializzarla, non avrebbe alcun effetto psicotropo ma puramente rilassante. Un mercato che negli ultimi due anni è letteralmente esploso. 

E anche la Cassazione era intervenuta, solo poche settimane fa, dicendo in sostanza: sì alla vendita di cannabis light se con Thc entro lo 0,2% e se di una delle varietà “cartellinate”, ovvero quelle la cui coltivazione è legalmente registrata e consentita in Europa.

Dal 2 dicembre 2016, dall’entrata in vigore della legge italiana che di cannabis light si occupa (e mentre la California ha inaugurato il 2018 approvando l’uso ricreativo della cannabis) da noi come dicevamo è scoppiata la “cannabis light-mania”.

La “marijuana legale” si sta infatti sempre più diffondendo, con conseguente moltiplicazione (per non dire esplosione) degli shop di cui parla ora il ministro Fontana.

Centinaia di aziende italiane si sono letteralmente buttate nel nuovo business dall’oggi al domani. Una strada alternativa al vecchio fumo illegale, sia perché troppo forte per alcuni consumatori sia per gli ovvi problemi di natura giuridica.

Di cannabis light, vi dicevamo, Le Iene si sono occupate moltissime volte. Vi abbiamo raccontato della legalizzazione dellla cannabis anche a uso ricreativo in Canada, delle critiche del Consiglio superiore di sanità sul fumo light, e ancora della cannabis terapeutica gratis in Lombardia, e del via libera al fumo illegale in California, attraverso l’ormai famoso reportage con Pupo “strafatto” nella California della liberalizzazione . Vi avevamo infine raccontato proprio di questo nuovo mercato italiano della cannabis light, attraverso il servizio in cui Matteo Viviani ci mostrava la realtà produttiva dell’azienda EasyJoint messa in piedi da due amici, Luca Marola e Leonardo (una fabbrica che impiega quasi 70 dipendenti e che ha fatturato nell’ultimo anno oltre un milione di euro!).

E ora arriva la canapa anche per cani e gatti. Quella terapeutica però, sotto stretta osservanza medica e non destinata all’uso umano. Vedremo se le prossime settimane ci riserveranno nuovi sviluppi e colpi di scena. 

Guarda qui sotto tutti i servizi e gli articoli che abbiamo dedicato a cannabis light, terapeutica e a uso ricreativo.
 

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