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La cannabis arriva a tavola: ecco in quali cibi | VIDEO

Sì all’uso della cannabis negli alimenti: si potrà utilizzare per realizzare biscotti, taralli, pane, farina e olio. Stabilito anche il limite massimo di thc che potrà essere contenuto nei prodotti. Continua intanto la battaglia per la legalizzazione della cannabis light, che noi de Le Iene vi stiamo raccontando da tempo

Via libera alla cannabis a tavola. Il decreto che autorizza la realizzazione di prodotti culinari a base di marijuana è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Sarà così possibile consumare biscotti, taralli, pane, farina e olio contenenti cannabis.

La legge, come riporta Coldiretti citata da Repubblica, prevede limiti piuttosto stringenti per la realizzazione di questi prodotti: per esempio la farina ottenuta dai semi di cannabis sativa potrà contenere al massimo 2 milligrammi di thc – il principio attivo – per chilo. Il limite sale 5 milligrammi per l’olio. Non saranno però solamente questi i prodotti che adesso potranno arrivare sulle nostre tavole: via libera, infatti, anche ai biscotti, ai taralli, al pane e – rispettando determinati criteri – anche alla ricotta, al tofu e perfino alla birra.

Una buona notizia insomma per tutti quegli agricoltori e produttori che attendevano una risposta chiara dalle istituzioni. Il settore infatti è in costante crescita: i dati riportati da Coldiretti parlano di terreni coltivati che nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte dai 400 ettari del 2013 a quasi 4000 nel 2018.

Un passo avanti dunque nello sdoganare l’utilizzo della cannabis, mentre si sta ancora lottando per avere il via libera per la cannabis light.

Lo scorso dicembre è fallito il tentativo della maggioranza di liberalizzare questi prodotti tramite un emendamento inserito nella legge di Bilancio: la presidente del Senato Elisabetta Casellati, infatti, aveva bloccato la proposta non ammettendo il testo alla discussione dell’Aula.

La battaglia, che sembrava quasi vinta, non è però finita: sembra infatti che il Movimento 5 Stelle sia intenzionato a presentare un nuovo emendamento per dare il via libera alla vendita dei prodotti con un contenuto di thc inferiore allo 0,5%. Potrebbe essere la volta buona per salvare un settore che dava lavoro a diecimila persone e che adesso è finito in ginocchio a causa dei continui contrasti e rinvii alla legalizzazione.

Ecco qui sotto tutti gli articoli che abbiamo dedicato finora a cannabis light, a uso terapeutico e ricreativo.

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