La Corte d’Assise di Como dice no all’analisi dei reperti trovati sulla scena della strage di Erba e mai analizzati prima d’ora. Il tribunale lariano, nonostante l’indicazione data dalla Cassazione lo scorso luglio, dice che debba essere la stessa Cassazione a valutare.
Parliamo di reperti forse importanti e decisivi per la verità, come il possibile materiale biologico sotto alle unghie del piccolo Youssef Marzouk o i capelli trovati sulla sua felpa. Reperti che sono “scampati” alla distruzione effettuata dal Tribunale di Como proprio il giorno in cui, incredibilmente, il 12 luglio 2018, la Cassazione aveva dato via libera a Como per analizzarli.
La difesa di Rosa e Olindo continua a chiedere semplicemente di poter analizzare quei reperti mai analizzati e adesso si chiede: “Qualcuno ha paura che vengano fatte queste analisi”? La Iena Antonino Monteleone è andato parlare proprio con Angelo Fusaro, il cancelliere del tribunale di Como responsabile della distruzione di parte dei reperti su cui si pronunciava lo stesso giorno la Cassazione. Prima lui e poi la responsabile del suo ufficio si sono rifiutati di rispondere alle domande di Monteleone.
L’ultima importante novità arriva dal carcere di Bollate, dove Rosa Bazzi per la prima volta da quando è in prigione ha deciso di farsi intervistare da Le Iene, che vi mostreranno questa intervista nel corso delle prossime puntate.
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