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Ci sono ospedali in Calabria dove i soldi pubblici arrivano e poi non si sa dove vanno a finire. Consolato Campolo guidava una task force con l'obiettivo di combattere gli sprechi però è morto prima di finire il suo lavoro. Infarto o omicidio? Gaetano Pecoraro indaga sul caso

Reparti fatiscenti, attrezzature mancanti, ascensori fuori uso che costringono gli operatori del 118 a trasportare a mano i pazienti da un reparto all’altro. E’ la situazione di alcuni “ospedali da incubo” della Calabria raccontata da Gaetano Pecoraro nei suoi servizi.

Questi ospedali ricevono denaro pubblico, alcuni anche due volte la cifra che riceve un ospedale di Milano che garantisce invece il doppio dei posti letto. Consolato Campolo aveva il compito di combattere questi sprechi e in nove mesi di operato alla guida della sua task force era riuscito già a fare molto. Una notte però, dopo una cena muore d’infarto nonostante non avesse mai avuto problemi al cuore.

Una morte strana che lascia aperti molti dubbi, tra cui l’ipotesi terribile che possa essere stato avvelenato. Gaetano Pecoraro si è occupato di questo caso.

Guarda qui sotto tutti gli articoli e i servizi di Gaetano Pecoraro sugli “ospedali da incubo”.

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Ospedali da incubo tutti i servizi e gli articoli

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