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News | di Alessandro Barcella |

Coronavirus, tornati a casa gli italiani di Wuhan: “E ora la quarantena” | VIDEO

Un boeing dell'Aeronautica militare, atterrato a Pratica di Mare questa mattina alle 10.48, ha riportato a casa 56 italiani che controllati e collegati a Wuhan. Tra questi c'è Paolo, che proprio attraverso Iene.it aveva lanciato un video appello chiedendo di poter tornare a casa. Guardate il video saluto che ci ha mandato ordinato appena tornato in Italia, prima di essere messo in quarantena per due settimane

Sono atterrati alle 10.48 di questa mattina, all'aeroporto militare di Pratica di Mare, i 56 italiani evacuati dalla città cinese di Wuhan, epicentro mondiale dell'epidemia di coronavirus che sinora ha ucciso 362 persone.

Facevano parte di un gruppo di oltre una settantina di nostri connazionali presenti a Wuhan, 15 dei quali hanno deciso di rimanere nel paese asiatico perché sposati con donne cinesi. A quanto pare un altro italiano sarebbe rimasto a Wuhan, perché nei primi controlli eseguiti alla partenza segnalati febbre

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ringraziato "Il personale medico, militare e tutte le articolazioni dello Stato che hanno lavorato per riportare in Italia i nostri connazionali da Wuhan".

Tra loro, come puoi vedere nel video che ci ha mandato appena sbarcato a Pratica di Mare, c'è Paolo , l'italiano che qualche giorno fa attraverso Iene.it aveva lanciato un video appello per chiedere alle autorità di poter tornare in Italia.

I nostri connazionali, arrivati ​​da Wuhan a bordo di un Boeing 767 del quattordicesimo stormo dell'aeronautica militare, saranno ora ospitati alla caserma romana della Cecchignola, dove saranno presentati a quarantena per due settimane : nel caso in cui dovessero manifestarsi in sintomi del virus, Verranno portati allo Spallanzani di Roma, dove sono ricoverati i primi due casi trovati nel nostro Paese e che due giorni fa ha registrato di avere isolato il coronavirus.   

“Grazie a Le Iene per il supporto che è stato dato”, ci aveva detto Paolo non appena saputo del volo militare italiano in partenza per Wuhan. 

Iene.it ha seguito la loro vicenda finita, raccogliendo l'appello che ha lanciato Paolo pochi giorni fa: “Noi italiani a Wuhan non abbiamo nessuna notizia certa di un aereo partito da Fiumicino per riportarci in patria. Nessuna notizia ufficiale dal consolato italiano. Parenti e amici mi chiedo se sono veritiere le notizie di questo volo ... Ci fa molto piacere, perché sono già dieci giorni che siamo qua senza sapere come andrà a finire questa avventura, questa brutta avventura ... ".

Stiamo seguendo in tempo reale l'evolversi dell'emergenza coronavirus, dalla Cina si sta diffondendo nel resto del mondo. Nella prima puntata della nostra inchiesta abbiamo raccolto la testimonianza di Nicoletta e Francesca, mamma e figlia trevigiane che da 20 anni vissuti a Pechino.coronavirus, che dalla Cina si sta diffondendo nel resto del mondo.  

“La zona di Sanlitun, il distretto dei ristoranti di lusso, degli uffici e della vita notturna, è incredibilmente deserta. I marciapiedi e i lunghi viali di solito trafficatissimi sono vuoti: la città è spettrale. Le pochissime persone che si incrociano per strada indossano tutte le mascherine di protezione. Le farmacie di Pechino ei negozi hanno terminato le scorte di disinfettanti ”, racconta mamma Nicoletta.

Nella seconda puntata della nostra inchiesta, abbiamo mostrato gli incredibili dati di un rapporto, l'indice di sicurezza sanitaria globale 2019, che risponde a questa delicatissima domanda: l'Italia è davvero in grado di affrontare l'epidemia da coronavirus? E quello che emerge dal rapporto, che puoi leggere cliccando qui, è sconsolante : il nostro punteggio complessivo è di 56,2 punti e ci colloca diciottesimi in Europa (su 28 membri) e 31esimi nel mondo (su un totale di 195 paesi monitorati) . 

Nella terza puntata abbiamo appunto mostrato l'appello di Paolo, uno degli italiani bloccati a Wuhan, la cui situazione è appena sbloccata con il ritorno in patria.

Nella quarta puntata, infine, abbiamo raccontato tutte le notizie false e le assurdità  che stanno circolando in rete in questo momento di grande panico per la diffusione del coronavirus: dalla polizia di Wuhan che "spara a chi tenta di scappare" a Bill Gates, fino alle “ montagne di cadaveri nascoste negli ospedali cinesi” e all'esperimento “sfuggito di mano”. Tra tutte queste teorie complottiste è anche comparso un audio delirante su WhatsApp. 

E intanto una nuova “tegola” arriva sulla Cina, in una regione adiacente allo Hubei, da cui è partito il coronavirus che continua a mietere vittime.

Lo annuncia il sito di informazione cinese Global Times, che racconta di una nuova pandemia di influenza aviaria che ha per epicentro la zona di Shaoyang. Siamo nella provincia centrale dell'Hunan, che confina con quella dell'Hubei, epicentro del coronavirus.

“Le autorità cinesi hanno riscontrato casi di virus H5N1 dell'aviaria con circa 4.500 polli infettati”, informa il quotidiano online. “Dopo la conferma del contagio, secondo quanto dichiarato dal ministero dell'Agricoltura, sono stati abbattuti quasi 20.000 polli”. Una misura resa necessaria, si spiega, dopo che sono morti per aviaria circa 4500 capi. L'influenza aviaria è una malattia infettiva contagiosa causata da un virus influenzale, che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici. Un virus che è trasmesso anche agli esseri umani e che nel 1997 ha infettato e ucciso sei persone. 

Ecco qui sotto tutti gli articoli e i video che abbiamo pubblicato sull'emergenza coronavirus.

 

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