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La quarantena? Nella casa al mare. E sui social scatta la caccia al “lumbard”

L’esodo dal nord non ha riguardato solo le persone originarie del sud, ma i milanesi stessi, molti dei quali hanno preferito spostarsi nelle seconde case al mare, dalla Toscana alla Sardegna

La Lombardia chiude? Tutti al mare! Già perché l’esodo dalla Lombardia che nella notte di sabato 8 marzo ha fatto affollare la Stazione Centrale di Milano non riguardava solo i fuori sede originari del sud, ma, come ci raccontano alcune fonti, anche i lombardi. Solo che stavolta la meta non sarebbe la “casa d’origine”, ma la seconda casa al mare. Così alcune mete turistiche sono state prese d’assalto.

“Domenica 9 marzo tutto il litorale della Versilia era affollatissimo”, ci racconta Gabriele Noli, collaboratore de Il Tirreno. “La nostra è una zona di seconde case per milanesi e lombardi. In tanti sabato sono venuti qui, secondo le stime della Regione le persone arrivate a Carrara, Massa e Versilia partendo dalle ‘zone arancioni’ sono tra le 15 e le 20mila”. 

Un affollamento che sui social ha fatto scattare la “caccia al lombardo”, come ci racconta Gabriele. “Nei gruppi del posto tantissimi cittadini se la sono presa con i lombardi”. “C'è stata un’invasione ieri sui treni che andavano al sud e in tutte le zone in Versilia dove i lombardi hanno la seconda casa, questa è la realtà e la grande figuraccia che hanno fatto”, scrive un utente in un gruppo Facebook del posto. “Spero tanto che i lombardi che sono scappati e hanno riaperto le loro case al mare, si mettano in quarantena volontaria”, scrive un altro. Ma a giudicare dalla passeggiata piena che ci descrive Gabriele, sembra che la quarantena domenica e lunedì l’abbiano fatta in pochi. Le cose sono cambiate dopo l’ordinanza del governo di lunedì 9 che estende a tutta l’Italia la zona rossa. “Ora si vede meno gente ma domenica la passeggiata era piena come se fosse Pasqua, i ristoranti erano pieni”, ci dice il giornalista. “Dopo l’ultimo decreto la situazione è cambiata”.

Una situazione simile si è verificata in Sardegna, come ci racconta Antonella Brianda, giornalista dell’Unione Sarda. “Ho fatto un giro a Porto Rotondo, meta di lombardi molto frequentata, e molte seconde case sono aperte. Ci sono tantissime persone che stanno acquistando i pellet per riscaldare casa, perché ovviamente sono abitazioni che solitamente vengono abitate solo d’estate. Porto Rotondo, Golfo Aranci e i residence a Porto Cervo sono pieni. Vengono da Lombardia, ma anche da Veneto e Lazio”. Anche in Sardegna, come in Toscana e molte altre regioni, è stata emanata nello scorso weekend un’ordinanza che prevede la quarantena per chi proviene dalla Lombardia e dalle 14 province ex zona rossa. “Io tutta questa quarantena non l’ho vista”, ci dice Antonella. “Nei giorni scorsi c’erano persone in spiaggia e nei supermercati, sembra più una vacanza, stanno sottovalutando la situazione. Paradossalmente mi sembra che la quarantena la facciano di più i sardi, che si sono chiusi nelle case in campagna”. 

A tutti quelli che in questi giorni se la sono presa sui social contro i fuorisede del Sud, rei di aver voltato le spalle alla Milano che li ha accolti, viene da chiedere: e ai vostri concittadini che hanno preso la via del mare, e che ci auguriamo che ora stiano facendo la quarantena a casa, non avete niente da dire? 

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